Alex Zanardi, condizioni stabili ma il quadro neurologico resta grave
Resta in condizioni molto gravi seppur stabili, intubato e in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva Alex Zanardi, il campione paralimpico che nel pomeriggio del 19 giugno ha subito un gravissimo incidente stradale mentre a bordo della sua handbike percorreva la statale 146 fra Pienza e San Quirico d’Orcia, durante una delle tappe di Obettivo Tricolore, staffetta a cui partecipano atleti paraolimpici in handbike, bici e carrozzina olimpica.
La nota rilasciata dal policlinico universitario Le Scotte di Siena fa un primo quadro della situazione: «il paziente, sottoposto ad un delicato intervento neurochirurgico nella serata del 19 giugno, e successivamente trasferito in terapia intensiva, ha parametri emodinamici e metabolici stabili. È intubato e supportato da ventilazione artificiale mentre resta grave il quadro neurologico».
Ciò che preoccupa maggiormente i sanitari sono i danni subiti a livello cranio-facciale. Indicazioni più precise sulle condizioni di Alex Zanardi sono arrivate dal professor Sabino Scolletta, direttore del dipartimento di Emergenza Urgenza dell’ospedale di Siena che ha dichiarato alla stampa: «Le condizioni sono stabili dal punto di vista cardiorespiratorio, il paziente è ventilato meccanicamente e i parametri metabolici restano stabili. Il quadro clinico generale è tutto sommato buono, ma è ovviamente da confermare la gravità del quadro neurologico, che occorrerà valutare la prossima settimana», ovvero quando il quadro clinico permetterà di togliere la sedazione cui l’atleta è sottoposto.
«Per fortuna non ci sono lesioni all’addome e al torace», ha poi precisato il professor Scolletta, ribadendo che le condizioni di Alex sono critiche ma stabili. «Nei prossimi giorni sarà valutata la sospensione della sedazione, ma per il momento la situazione resta grave e incerta».
Su cosa significhi “grave” è il professor Giuseppe Oliveri, direttore di Neurochirurgia, che venerdì ha operato Zanardi a rispondere con qualche dettaglio in più: «Il quadro neurologico in questo momento non lo valutiamo, è una cosa che vedremo a distanza quando si sveglierà, se si sveglia. Grave vuol dire che c’è una situazione in cui uno può anche morire, in questi casi i miglioramenti ci possono essere piano piano nel tempo, mentre i peggioramenti posso essere repentini».