Commissioni in Consiglio Regionale: ecco chi sono i sei presidenti designati, Rizzotto all’urbanistica

Come avviene in Parlamento, sono i gangli vitali dell’attività legislativa del Veneto: ecco tutti i nomi

VENEZIA. In consiglio regionale si va delineando l’ultima tornata di nomine, quella riguardante le presidenze delle sei commissioni permanenti. Analogamente a quanto avviene in Parlamento, sono i gangli vitali dell’attività legislativa del Veneto, delegati alla discussione e alla votazione preliminare di disegni e proposte di legge.

Neanche a dirlo sarà l’asse Lista Zaia- Lega, forte di numeri schiaccianti, a fare la parte del leone. Si apprende così che la trevigiana Silvia Rizzotto, speaker di maggioranza nella precedente legislatura, guiderà la seconda commissione, competente su urbanistica, infrastrutture, trasporti, ambiente; una scelta che mira ad assicurare competenza ed esperienza nei lavori visto il forfait dei veterani (Francesco Calzavara, Alessandro Montagnoli, Franco Gidoni) presenti nella legislatura scorsa.

Ancora incerte, invece, le destinazioni degli altri prescelti alle presidenze, ovvero Sonia Brescacin, altra zaiana della Marca vicinissima al governatore; i padovani Fabrizio Boron (che nei cinque anni alle spalle ha presieduto l’influente commissione sanità e sociale) e l’emergente Luciano Sandonà, già “fustigatore dell’Alta” ai tempi della segreteria di Gianantonio Da Re, che aspira al bilancio; forti, entrambi, di un buon consenso alle urne. Spazio anche a Verona, con la probabile promozione di Enrico Corsi, ex assessore comunale al turismo scaligero.

Last but not least la quarta commissione che controlla validità e la legittimità degli atti: per statuto spetta all’opposizione e dal Pd è emersa la candidatura del trevigiano Andrea Zanoni; l’ambientalista e animalista - fiero avversario della Pedemontana e instancabile accusatore di Luca Zaia - si è battuto con vigore nel gruppo per strappare la candidatura: non è particolarmente gradito ai leghisti (e in molti recalcitrano all’idea di votarlo) ma potrebbe spuntarla. —

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