Il Monzambano che seppe conquistare la Seconda Serino: «Tonoli era il faro»
Monzambano ha custodito gelosamente negli anni un movimento calcistico che ha vissuto alterne fortune. E l’ha custodito con un credo importante: quello di puntare sempre e comunque su uomini e risorse locali
MONZAMBANO. Monzambano è un piccolo centro sito in un’area che è terra di confine, affacciato com’è sulla provincia veronese, Monzambano ha custodito gelosamente negli anni un movimento calcistico che ha vissuto alterne fortune. E l’ha custodito con un credo importante: quello di puntare sempre e comunque su uomini e risorse locali. E’ quanto avvenuto agli inizi degli anni Duemila: si arrivava da un decennio in cui i neroverdi avevano addirittura sfiorato la Promozione. Ai tempi in cui in panchina c’era Sergio Girardi, che da portiere aveva vestito anche la maglia dell’Inter, del Mantova e del Genoa. Il settore giovanile è sempre stato il fiore all’occhiello. Tra i dirigenti Giuseppe Serino, che oltre ad allenare la Juniores ed essere responsabile del vivaio, nel 2004/2005 assunse l’incarico di ds. Dando così un contributo importante alla dirigenza guidata da Piergiorgio Sganzerla nel costruire la squadra che sarebbe ripartita dalla Terza.
«I big se n’erano andati - ricorda Serino -. Decidemmo di puntare sui ragazzi di Monzambano: nella formazione titolare ben sette undicesimi erano concittadini. Gli anni che passai da dirigente e mister del vivaio mi furono preziosi: richiamai ragazzi di cui conoscevo bene le doti». La nuova rosa fu affidata al tecnico Rolando Stanghellini, con l’obiettivo playoff. «Si capì subito che avevamo formato un gruppo con la G maiuscola – prosegue l’ex ds – anche i pochi che venivano da fuori si integrarono alla perfezione. Si formò un gruppo di amici, che andava molto d’accordo sia dentro che fuori dal campo: quando c’era da lavorare a testa bassa però ci si metteva senza distrazioni e con professionalità. Anche perché a guidarli c’era un mister preparato e serio come Stanghellini».
Un girone tosto quello in cui si ritrovò il Monzambano, condiviso con le formazioni cremonesi. «Era un campionato difficile. Dopo i primi turni acquistammo la consapevolezza di potercela giocare per il primato: verso fine torneo abbiamo centrato un filotto che ci ha consentito d’andare in Seconda con una giornata d’anticipo, battendo 4-1 il San Giovanni. Non voglio fare un elenco di nomi ma uno voglio ricordarlo, Omar Tonoli. Fu il faro del gruppo».
Quel trionfo sfuma nella memoria, ma la cosa più importante è che a Monzambano ci sia ancora una società. «Ne sono ben felice, fa solo settore giovanile e Scuola calcio ma è già importante per i ragazzi del paese – conclude Serino, attualmente responsabile del settore giovanile del Calcio Valeggio – speriamo che si possa tornare a giocare al più presto».