Orbetello, vigile del fuoco salva un fenicottero: «Travolto dal mare, rischiava di morire»
Il gesto speciale del caposquadra dei vigili del fuoco Andrea Bruschini, in vacanza nella zona sud con la famiglia
Travolto da un’ondata, il fenicottero rischiava di annegare e lui è entrato di corsa in acqua per aiutarlo. L’ha raccolto e soccorso, portandolo nel suo camper dove l’ha praticamente rianimato. I suoi bambini adesso chiamano il loro padre “un eroe”. Uno di loro gli ha pure dedicato un disegno, un altro un tema a scuola.
Andrea Bruschini, 48 anni, ha lavorato a lungo nel Corpo forestale dello Stato e oggi è caposquadra dei vigili del fuoco ad Arezzo, per cui salvare lo splendido animale in difficoltà alle Bocche di Albegna gli è venuto del tutto naturale, per deformazione professionale e più ancora per istinto. Quel giorno – era il 5 gennaio – il tempo era brutto.
C’erano vento e pioggia, Andrea passeggiava con la famiglia. «Vengo spesso qua – racconta – perché amo moltissimo la zona sud della Maremma. Sono arrivato in camper, ho parcheggiato e sono andato a fare una passeggiata in spiaggia con i miei figli di 3, 9 e 12 anni. A un certo punto il fenicottero è atterrato davanti a noi, tutto tranquillo. Era staccato dal gruppo, in solitudine sul mare, vicinissimo a noi che lo stavamo ammirando». Uno spettacolo magnifico di serenità, bellezza e libertà; ma l’acqua era mossa «e all’improvviso è arrivata un’ondata – continua Andrea – che l’ha messo subito in difficoltà. Nessuno se l’aspettava. Il mare ha preso e travolto in pieno il fenicottero che ha tentato più volte di rialzarsi ma non ce la faceva. Poi è arrivata un’altra ondata ed è stato il colpo di grazia». Un video coglie l’attimo e racconta lo “strazio” di quei momenti. Si vede l’animale travolto dal mare, che crolla, si rialza, crolla di nuovo sulle piccole zampe esili. «Un colpo al cuore. Lui è praticamente svenuto, stava immobile e inanimato e questa immagine ci ha gelato. I miei bimbi sono rimasti male e io d’istinto sono partito subito dritto, non ci ho pensato due volte. Ce l’ho come indole e come deformazione professionale, anche perché ho lavorato per tanti anni nel Corpo forestale dello stato finché non l’hanno soppresso, e dopo sono transitato nel corpo dei vigili del fuoco. Alla fine, penso di essere stata la persona più indicata in quel momento...».
Una volta entrato in acqua, che gli arrivava alle caviglie, Bruschini ha preso e tirato a riva il fenicottero per poi portarlo nel camper. «Ho tentato di svegliarlo ma era messo male, ho cercato di tenerlo al caldo e pulirlo dall’acqua e dalla sabbia. E ho aspettato. Pian piano si è ripreso, ha ricominciato a muoversi e a rialzare la testa». Il lieto fine ha emozionato i figli: lo splendido esemplare è tornato in mare, sano e salvo.
Bruschini ha raccontato la storia nel gruppo Facebook Argentario forever. Innamorato della zona sud della Maremma, già a dicembre 2020 si era imbattuto in una storia “maremmana” a lieto fine, che aveva per protagonista il santostefanese Mario Picchianti, volontario che puliva i rifugi bellici e che aveva scritto un messaggio davanti a una grotta, per ritrovare il suo piccone sparito. «Riportatemi il piccone, ci tenevo tanto, era un ricordo di mio nonno e del mio babbo. Grazie». La storia – raccontata dal Tirreno – aveva subito commosso Andrea che anche in quel caso si era mobilitato per aiutarlo. Grazie a un tam tam, il piccone era stato ritrovato ed era tornato d a Mario, ma il vigile del fuoco volle comunque regalargliene uno.