Bucchi: «20 giorni di stop non sono uno scherzo ma ci batteremo alla pari con un avversario forte»
TRIESTE. Il fascino della grande sfida, le comprensibili incertezze dopo la lunga pausa, il tour de force che attende l’Unione e le scelte per la sfida di oggi con il Padova: questi i temi toccato dal tecnico alabardato Cristian Bucchi alla vigilia del derby con i biancoscudati.
LA PAUSA. Giocare dopo un mese senza partite è un po’ un salto nel vuoto. Quale Triestina vedremo alla ripartenza? Potrà già essere quella con lo smalto visto a dicembre? Bucchi la vede così: «Non sarà facile ritrovare la stessa squadra di dicembre, come tutti anche noi abbiamo vissuto un momento particolare. Alla pausa diciamo fisiologica si è aggiunto il Covid, che ci ha costretti a una ventina di giorni "da divano". Abbiamo cercato di allenarci online da casa trovando grande voglia e professionalità da parte dei ragazzi, chiaro però che lavorare sul campo sia un'altra cosa. Queste due ulteriori settimane di slittamento ci hanno permesso di ritrovare una sorta di normalità, sono quindi convinto di ritrovare una buona Triestina: l'intenzione è di ricominciare il 2022 così come avevamo finito il 2021».
LE SUPER SFIDE. Oggi il Padova e mercoledì il Sudtirol. Come ripartenza poteva andare un po’ meglio, ma il tecnico alabardato non ne fa una malattia «Sono problematiche che hanno tutte le squadre - spiega Bucchi - non siamo noi le vittime della situazione. Per ovviare a una problematica complessa come quella dovuta al Covid, si è legittimamente scelto di ripartire in ritardo, scherzi del destino vogliono che le partite si siano combinate così. È e sarà un calendario fitto e difficile per tutti, non solo per noi, dal canto nostro dovremo esser bravi a sfruttare profondità e qualità della nostra rosa, cercando ovviamente di tenere sempre alta l'intensità e la qualità delle nostre gare».
IL PADOVA. Bucchi ammette la forza della squadra di Pavanel, ma assicura che la Triestina può giocarsela: «La qualità individuale e di gruppo del Padova credo sia ampiamente dimostrata dalla classifica e dai risultati. Sta facendo un campionato importante, ha trovato davanti un Sudtirol fin qui pressoché perfetto. Detto questo, il Padova è squadra piena zeppa di giocatori forti, che possono essere pericolosi e determinanti con una singola giocata. Noi però crediamo di avere un organico importante, siamo una squadra forte. Siamo contenti di giocare una partita come questa tra due grandi squadre e vogliamo dimostrare in campo di potercela giocare con le altre di vertice, continuando il nostro percorso di crescita tecnica, fisica e di classifica. Cerchiamo punti».
PROBLEMI. Bucchi ammette che in questo momento, pur con il rientro di tanti giocatori, a centrocampo non ci sono molte scelte: «Con la squalifica di Giorico e la partenza di Paulinho in mezzo al campo siamo un pochino corti, è forse il reparto dove abbiamo la cinta più stretta, ma troveremo in ogni caso sicuramente una soluzione validissima. Quanto a De Luca e Negro sono stati costretti a un rientro posticipato causa covid, questo ha rallentato un po' la tabella di marcia ma c'è una tale carica agonistica e nervosa da renderli entrambi a disposizione a tutti gli effetti». —