Migranti, la Geo Barents può attraccare ad Augusta: salve 439 persone
Assegnato il porto sicuro alla nave di Medici senza frontiere: già pronte due imbarcazioni per la quarantena
Una settimana dopo l’ultimo dei sei salvataggi compiuti nel Mediterraneo centrale, la Geo Barents di Medici senza frontiere ha ottenuto un porto di destinazione: è Augusta, Sicilia orientale, dove la nave dovrebbe entrare nel porto commerciale già nel pomeriggio. La Geo Barents infatti già da giorni navigava in quel tratto di mare tra la Sicilia meridionale e la zona a Nord di Catania. Ad Augusta potranno così finalmente sbarcare i 439 migranti che la nave ha a bordo, e tra loro numerosi minori non accompagnati e persone di diverse nazionalità, soprattutto subsahariane, che da bordo hanno raccontato le violenze subite in Libia e gli orrori cui sono stati sottoposti, anche per anni.
La nave umanitaria, una delle più grandi della flotta delle Ong, da giorni chiedeva un «Pos», un porto sicuro, prima a Malta nella cui zona Sar, di ricerca e soccorso, erano avvenute la maggior parte delle operazioni di salvataggio e che lo aveva però negato; poi all’Italia che ha comunque atteso diversi giorni prima di dare una risposta, probabilmente anche per attendere che si liberassero posti su una delle navi quarantena che dovranno accogliere tutti i migranti maggiorenni per le norme anti-Covid. All’ancora, all’interno del porto di Augusta, ci sono già da giorni due navi-quarantena, la Snav Aurelia e la Gnv Azzurra.
A Lampedusa nella notte altri arrivi di migranti, grazie anche alle migliorate condizioni meteo: sono sbarcati in 98. Nella serata di ieri erano stati preceduti da 112 persone su altre tre barche. Ieri erano arrivate altre 88 persone con due imbarcazioni.
Davanti alle coste tunisine continuano le ricerche dei dispersi del naufragio avvenuto al largo di Zarzis, dove ieri una barca partita dalla Libia si è rovesciata facendo finire in mare gli occupanti: 6 le persone morte, almeno una trentina i dispersi, 34 quelle salvate. Nelle ultime 48 ore la Guardia costiera tunisina ha bloccato 8 tentativi di partenze di migranti, riportando in Tunisia, e incarcerando, 130 persone.