No pass, querele di massa a Trieste contro il governo Draghi
TRIESTE Sono tornati a far sentire la propria voce contraria. E stavolta con una forma di protesta diversa dal solito: i “No Green pass” non si sono dati appuntamento per un sit-in in piazza Unità, ma davanti alla sede del Tribunale di Sorveglianza di via Zanetti per denunciare il governo Draghi. Nello stesso palazzo di via Zanetti, infatti, si trova anche la polizia giudiziaria della Polizia di Stato che opera in Procura.
Erano a decine, venerdì mattina, in coda, per sporgere denuncia. Hanno denominato la loro iniziativa “Procura day”, preannunciando la sortita sul web: «Il Coordinamento NO greenpass di Trieste e ALISTER (Associazione per la Libertà di Scelta delle Terapie mediche) – si legge sulla pagina “smascherati.info” – appoggiano l’iniziativa nazionale dei Movimenti di Resistenza Costituzionale, e sulla base del modello di denuncia elaborato dall’avvocato Marco Mori, si mobilitano per una denuncia penale di massa che viene depositata singolarmente dai cittadini».
Sul sito vengono anche fornite le indicazioni per scaricare il modulo, compilarlo e portarlo all’ufficio di Polizia giudiziaria.
Nel form utilizzato per presentare la querela si fa riferimento alle misure intraprese dal governo per contrastare la pandemia: a cominciare dal vaccino, definito un «ricatto». La critica è naturalmente estesa all’introduzione del Green pass. Nel documento di denuncia si chiede che «il presidente del Consiglio Mario Draghi e gli altri ministri del suo governo – così si legge – siano punti per il reato di cui all’articolo 610 del c.p. (violenza privata: chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni).
Nella denuncia si domanda anche l’emissione di provvedimenti cautelari «per interrompere le conseguenze del reato in corso». G.S.