Bortoluzzi: «Notte magica della Da Rold, ma niente scherzi col Brugherio»
Il dirigente della Da Rold Belluno elogia la squadra per il successo sul Macerata, ma mantiene alta l’attenzione per il match di domenica
BELLUNO. Che serata, l’altra sera! La Da Rold Logistics Belluno si è senza dubbio tolta la più emozionante soddisfazione dell’anno. Merito dell’affermazione in rimonta alla Spes Arena contro il Macerata terzo in classifica, nel recupero della seconda giornata di ritorno. Un 3-2 da mettere nel quaderno degli annali, vista pure la doppia situazione di svantaggio al termine del primo e terzo set. Peccato solo non ci fosse il pienone delle grandi occasioni sugli spalti, considerato l’inconsueto turno infrasettimanale.
La dedica di giornata è andata al piccolo Mattia Bortoluzzi, nato alla fine della scorsa settimana e figlio del team manager Alessio. Il quale ringrazia con il sorriso, applaude i suoi ragazzi e al tempo stesso li invita a risintonizzarsi subito sul campionato. Perché domenica arriva il fanalino di coda Brugherio e può essere una sfida con più insidie di quanto si pensi.
Un bel pensiero quello della squadra.
«Sono stati spettacolari i ragazzi. In campo prima e con la dedica poi. Credo fosse già pronta a Torino domenica, dove non ero andato per ovvi motivi. Il risultato lì è stato negativo, ma facendo una battuta dico meglio così: sarà impossibile dimenticare una dedica dopo aver battuto Macerata in casa nostra e in rimonta. Io estendo poi il pensiero anche alla mia compagna Stefania, perché nonostante i numerosi impegni lavorativi mi sprona sempre a portare avanti questo incarico con la Da Rold Belluno. È una sportiva anche lei e sa cosa significhi la parola “passione”, anche se comporta dei sacrifici».
Il risultato di mercoledì è di quelli che fanno eccome la differenza, a fine stagione. Eppure venivate da un colpo al passivo pesantissimo.
«Guarda, la partita di Torino l’ho vista da casa e facevo davvero fatica a comprendere cosa ci stesse accadendo. Non funzionava nulla e soprattutto l’impressione era quella di una squadra poco focalizzata nella ricerca della vittoria. E di questo aspetto abbiamo parlato ai ragazzi, i quali hanno reagito alla grandissima».
Si dice che dopo un tracollo totale è più facile rialzarsi.
«Mah, non saprei. Le statistiche del primo set non erano proprio indicative di un pronto riscatto. Invece poi è uscita la determinazione nei momenti chiave dell’incontro, anche quando gli avversari sembravano vicini alla vittoria. E il successo di prestigio ce lo siamo aggiudicati noi».
Bene senza dubbio, però…
«…però adesso dobbiamo dare valore alla vittoria, non sbagliando la sfida contro il Brugherio. Guai a pensare ad un risultato scontato, sono giovani e talentuosi quindi sarebbe rischioso sottovalutarli».
Anche perché cominciamo ad entrare nella fase clou della stagione. E più della salvezza si sta iniziando a pensare ai playoff.
«Io non voglio fissare un obiettivo particolare. Secondo me l’ottavo posto è quello che inquadra il nostro valore, in linea di massima. Il girone di ritorno è assai particolare, subentrano diverse componenti motivazionali, di rosa e così via. A noi va il compito di evitare gli alti e bassi e di allineare le prestazioni. Poi faremo i conti e vedremo la posizione raggiunta».