Il caso foibe arriva alla Camera: ‘Verificate eventuali violazioni’
Un’interrogazione è stata presentata da Fratoianni (Leu) al ministro dell’Interno. Il deputato: «Revocando la sala il sindaco ha abusato delle proprie funzioni»
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Arriva sui banchi del Parlamento la questione dell'incontro di Eric Gobetti, storico e studioso della questione jugoslava e istriana, che si è svolto nel comune morenico la scorsa settimana. Il sindaco Enrico Volpi aveva revocato l'utilizzo della sala civica, la sede che Anpi Alto Mantovano, l'ente che aveva organizzato la presentazione del libro di Gobetti, aveva in prima istanza ottenuto dall'amministrazione Volpi. Parlando, però, di minacce e proteste che sembravano destinate a turbare l'ordine pubblico e la buona riuscita dell'evento, il sindaco Volpi, con un comunicato stampa ufficiale, aveva revocato l'utilizzo della sala.
Da quel momento il dibattito si è accesso sia sul piano politico, con uno scontro fra il Pd locale e l'onorevole Andrea Dara, che ha chiamato in causa una situazione analoga successa a Suzzara, sia su quello organizzativo che ha portato, alla fine, allo spostamento dell'evento nella sede della Camera del Lavoro di Castiglione grazie all'interessamento e coinvolgimento della Cgil. Ora, però, l'onorevole Nicola Fratoianni, contattato, grazie alla mediazione di Fausto Banzi (Sinistra Italiana), dall'ex consigliere provinciale castiglionese Franco Tiana, ha portato la questione sui banchi della Camera.
Nel corso della seduta del 23 febbraio Fratoianni ha rivolto un'interrogazione, con richiesta di risposta scritta, al ministro dell'Interno. Nel testo si legge: «A parere dell'interrogante il sindaco avrebbe abusato delle proprie funzioni, con un atto di revoca più che discutibile e dal fondamento assai dubbio, che in sostanza comporterebbe la violazione dei diritti costituzionali alla libera manifestazione del pensiero e di riunione; il sindaco di Castiglione delle Stiviere avrebbe dovuto secondo l'interrogante garantire lo svolgimento dell'iniziativa organizzata dall'Anpi anche preservandola da eventuali problemi di ordine pubblico in raccordo con la prefettura competente, anziché vietare lo spazio pubblico e invitare gli organizzatori a rivolgersi a privati, compiendo un'azione discriminatoria su base ideologica e di diverse convinzioni politiche». E ancora, l'onorevole in quota Liberi e Uguali chiede «quali iniziative di competenza intenda assumere, anche per il tramite della prefettura competente, per acquisire elementi in merito alla vicenda descritta in premessa e in particolare in relazione all'atto di revoca posto in essere, che per l'interrogante potrebbe configurare un abuso e una violazione anche di diritti costituzionalmente garantiti.