Roxana e il marito Aleksandr in piazza per la pace: «Questa è la guerra di Putin, non la nostra»
foto da Quotidiani locali
UDINE. Un cartello giallo e blu, i colori dell’Ucraina. Con scritto “Basta Putin, basta guerra”. «Perché questa non è la guerra dei russi, questa è la guerra di Putin e noi vogliamo solo la pace».
Roxana ha 32 anni ed è originaria di Vladivostok, città di poco più di 600 mila abitanti nell’estremo oriente russo. Dal 2017 vive a Udine e in piazza XX Settembre domenica 27 febbraio era a manifestare con il marito Aleksandr Chuiko. «È una guerra terribile – spiega – e io sono scesa in piazza per chiedere la pace, per dire basta ai conflitti. Non possiamo entrare in un Paese, invaderlo e dire cosa devono fare o cosa non devono fare i cittadini che lì abitano e lavorano. L’Ucraina è un paese libero e libero deve restare. Questa è la guerra di Putin, non del popolo russo. In molti anche in Russia hanno già manifestato il loro più profondo dissenso».
Roxana ha deciso di attivarsi per aiutare i cittadini ucraini attraverso una iniziativa di solidarietà. «È stata organizzata una raccolta fondi – racconta – per acquistare delle medicine da inviare in Ucraina e, grazie anche alla collaborazione di due attività come il Mix Market e la farmacia Aquila Nera, riusciremo a far arrivare una buona quantità di medicinali per le persone che ne hanno bisogno».
Roxana pensa agli amici e ai parenti che vivono in Russia e in Ucraina. «Riusciamo a sentirli poco purtroppo – afferma –, ci hanno detto che trascorrono le loro giornate nel terrore e nella costante paura. Quando sono costretti a fuggire nei bunker o nei sotterranei è impossibile raggiungerli telefonicamente. L’ansia e l’angoscia sono sensazioni con cui ormai conviviamo da giorni. Siamo davvero preoccupati perché la situazione è drammatica».
Ama la città in cui vive Roxana. «Udine è bella e io qui – spiega – mi trovo bene e mi sento libera di poter dire quello che penso e manifestare il mio dissenso nei confronti di una guerra che reputo davvero assurda e terribile. In Ucraina stanno morendo persone innocenti sotto le bombe, non è possibile accettare che tutto questo accada e noi dobbiamo ripeterlo a gran voce, dobbiamo batterci per la pace».