Villa con quindici stanze, ma Zelensky a Forte dei Marmi non si vede dal 2019
Un vicino: «Se non fosse stato per le guardie del corpo non avremmo neanche fatto caso alla sua presenza». Il sindaco Murzi: «Personalmente non l’ho mai visto a Vittoria Apuana»
Il rumoreggiare eterno delle onde inonda di suoni e di salmastro la strada. Qui, a Forte dei Marmi, Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina oggi in guerra, ha la sua casa per le vacanze. O meglio, parlare di casa in questo elegante eremo di Vittoria Apuana, periferia nobile dell’ancora più nobile Forte dei Marmi, è improprio: sei camere da letto, quindici stanze, una bella piscina, un giardino che fa da cornice, videocamere di sorveglianza sistemate in ogni dove e una fioca luce rossa che si intravede dal muretto di cinta ad allertare, chissà chi, della tua presenza in zona.
È una villa, anche se svuotata di ogni sussulto di vita da tempo, quella di Zelensky che l’aveva comprata per 3,8 milioni di euro direttamente dal costruttore edile Tommaso Villirillo, ma che poi da queste parti si è fatto vedere raramente. L’ultima, forse, nel 2019. Un presidente fantasma domiciliato in un quartiere dormitorio durante la stagione invernale: la maggior parte delle belle case di zona che si celano dietro siepi e muretti sempre più alti e inaccessibili, riaprono infatti porte e finestre al primo sospirare dell’estate. Ecco, Zelensky la villa a Vittoria Apuana l’aveva comprata, con ogni probabilità, per godersi le vacanze con la famiglia ancora prima di diventare presidente dell’Ucraina. Poi la storia ha avuto un altro corso e oggi racconta di un Paese aggredito dalle bombe lanciate dai russi e di un presidente accerchiato, stanco e non domo. «Siete qui per il presidente Zelensky? Arrivate con tre anni di ritardo: dall’estate del 2019 nessuno l’ha più visto – racconta un vicino – Tra l’altro, a differenza dei suoi connazionali solitamente rumorosi, se non fosse stato per le guardie del corpo all’ingresso e le auto blindate dai vetri oscurati, neanche ci facevamo caso. Mai una festa, mai un po’ di musica. Ogni tanto passeggiava dalla villa in direzione del mare, assorto, serio. Di certo ha fatto di tutto per non farsi notare». Un ucraino nel paradiso, ostentato dei russi quale è da anni, Forte dei Marmi. A dire il vero in Versilia ucraini e russi da sempre si sovrappongono e per la gente del posto il distinguo della nazionalità fa poca differenza. O forse faceva poca differenza. La villa del presidente Zelensky in estate viene affittata a vari inquilini: fra questi anche famiglie italiane.
«Ogni giorno – confida un altro residente della zona – viene un giardiniere a fare manutenzione. E sempre tutto in ordine, tutto molto curato. Provate a chiedere a lui». Ma il giardiniere non si fa vedere e sulla strada e nei dintorni non si affaccia nessuno. O quasi. E quei pochi che incrociamo non hanno la minima voglia di parlare.
«La villa del presidente Zelensky a Vittoria Apuana? In tutta sincerità so ben poco: personalmente non l’ho mai visto in paese. Chissà, forse non è mai venuto in Versilia», commenta Bruno Murzi, sindaco di Forte dei Marmi. E non è di grande aiuto neppure la società che fa da riferimento al costruttore Villirillo quando chiediamo se la casa sia ancora o meno di proprietà del presidente. «Per ovvie ragioni di riservatezza non possiamo rispondere», dicono dalla società.
Quello che sappiamo è che l’immobile era stato acquistato, prima del 2017, da una società, la San Tommaso srl, controllata al 100% dalla Aldorante Limited di Cipro, di cui Zelensky e la moglie erano in quel periodo i beneficiari e che quello stesso acquisto finì nel frullatore della polemica politica per ragioni legate al fisco. Tutto quanto, oggi, nebulizzato e spazzato via dalla guerra e dai suoi echi che risuonano, angoscianti e dolorosi, anche in questo scorcio idealmente perfetto di terra di Versilia. Così amato, in egual modo, da russi e ucraini.