Padova, Prato della Valle come un grande playground:arriva il Festival del gioco
PADOVA. Il Festival del Gioco, dopo gli appuntamenti dedicati all’approfondimento scientifico e pedagogico del tema di venerdì e sabato si concluderà domenica 6 marzo con un momento appunto di gioco in Prato della Valle, dedicato a tutti i bambini e a tutte le famiglie della città. L’evento, organizzato in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato, coinvolge, in questa sua prima edizione, numerose associazioni no profit attive sul territorio che, attraverso molteplici attività, trasformeranno Prato della Valle in un luogo di condivisione e divertimento per tutte le età, con l’obiettivo di celebrare il gioco in tutti i suoi aspetti.
Ampia e diversificata la varietà di proposte ludiche con finalità di intrattenimento, educative e culturali: musica, danza, giocolieri, laboratori creativi, giochi di movimento, giochi di equilibrio, giochi scientifici, filastrocche, cacce al tesoro, giochi della tradizione. Saranno presenti con ulteriori proposte anche i ludobus, la ludoteca comunale Ambarabà, l’Informambiente, i Centri di Animazione Territoriale. A coinvolgere ulteriormente i partecipanti, inoltre, il Gruppo Comunale Volontari/e di Protezione Civile – GCVPC del Comune di Padova che illustrerà i propri compiti istituzionali e, infine, la Polizia Locale con un campo mobile attrezzato, per avvicinare i bambini alla conoscenza della segnaletica stradale e all’apprendimento ludico delle indicazioni corrette per una circolazione in sicurezza basata nel rispetto delle regole. Il programma completo su trova sul sito internet www.festivaldelgioco.it.
“Promuovere una cultura ludica che sappia affrontare i temi dell’attualità coltivando la capacità di affrontare la vita, dove competizione e collaborazione sono inscindibili, dove il confronto con l'altro è il modo migliore per conoscere sé stessi, le proprie possibilità e i propri limiti” ha commentato Cristina Piva, Assessora alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Padova - significa mettere l'intera umanità sullo stesso piano, senza distinzioni di genere, etnia e cultura”.