Su Piccololibri la lettera d’amore di Greta Garbo arrivata a Trieste per il Carnevale
Sul Piccololibri anche il ritratto del diplomatico polacco Andrzej Kuśniewicz, la mostra di Navarra, il musicista di “Lady Oscar” e il soprano Claudia Mavilia
TRIESTE «Benché mi facciano vivere più in alto della cometa di Halley, voglio che i Triestini, gente di humor, mi guardino senza telescopio. Sono quel che sono: donna fin che volete, divina fino a un certo punto. Ma volevo dirvi che vi amo. E specialmente voi triestini, per quali ho affrontato un viaggio non indifferente».
La dichiarazione d’amore ai triestini porta la firma di Greta Garbo arrivata a Trieste il 4 febbraio 1929 assieme all’attore americano John Gilbert per partecipare al Veglionissimo della Stampa all’Hotel Savoia per il Carnevale dell’anno della grande depressione.
La lettera d’amore viene pubblicata dal “Piccolo Sera” che racconta nei minimi dettagli l’arrivo della diva svedese in città accolta da una folla in delirio. L’episodio apre lo sfoglio del Piccololibri, l’inserto di sette pagine in uscita sabato 26 marzo con il quotidiano, all’interno del fascicolo di novità e critiche letterarie Tuttolibri de “La Stampa”.
«Un ferroviere vuole essere il primo a dare la sensazionale notizia e dal finestrino grida: “Arriva Greta Garbo! ”. La folla ondeggia e applaude... Ed ecco affacciarsi allo sportello di uno scompartimento riservato di prima classe la bionda e affascinante Greta Garbo seguita immediatamente da John Gilbert. Un urlo immenso risuona sotto l’ampia tettoia».
Uno degli approfondimenti di questa settimana è dedicato alla singolare figura di Andrzej Kuśniewicz, rappresentante d’auto, scrittore errante, diplomatico polacco, poeta e romanziere, autore dell’enigmatico “Il Re delle due Sicilie” nel quale si narra delle vicende legate al 12° reggimento degli ulani dell'esercito absburgico con Trieste al centro. Nel libro Trieste è centrale come “non luogo” della Mitteleuropa.
Il pagine centrale dell’inserto si occupa dell’artista Enzo Navarra e della mostra “Scritture” aperta fino al 30 aprile allo Spazio Trart di viale XX Settembre a Trieste. «Un continuo andare alla ricerca delle radici dell’uomo, della storia, dell’esistenza - scrive Franca Marri -. sarà la ricerca che perseguirà Enzo Navarra lungo tutto il corso della sua carriera artistica».
La “mappa d’autore”, firmata da Riccardo Cepach, ci porta nella Sacchetta tra le barche sottili da canottaggio che piacevano molto a James Joyce: «Fra le cose che amo e che metterei nel mio personale plazer c'è senz'altro asciugare la chiglia del Tergeste, l'imponente jole a otto vogatori della società remiera Adria 1877, dopo averla sciacquata accuratamente con acqua dolce per riportarla nella penombra della sala barche, fra gli altri scafi addormentati, in mezzo al bosco rovesciato dei remi appesi».
“La cartolina” racconta la storia di uno dei più prolifici e amati musicisti, Riccardo Zara, fondatore del gruppo I Cavalieri del Re, nato e cresciuto a Monfalcone, da cinquant’anni residente a Milano. Una carriera cominciata a Trieste con i té danzanti nel palazzo delle Generali in piazza Unità e proseguita sulle navi da crociera del Lloyd Triestino, in particolare sulle gemelle con rotta per l’Australia, la Guglielmo Marconi e la Galileo Galilei. Zara poi sfonda con le sigle televisive a partire da quella per il telefilm “Woobinda” fino ad arrivare a “Lady Oscar” il cui 45 giri sfiora il milione di copie vendute.