Guerra Russia-Ucraina, ripartono i negoziati a Istanbul: c’è anche Abramovich. Erdogan: “Putin e Zelensky amici preziosi”
Ft: Mosca cede su «denazificazione», ok a Kiev nell'Ue. Il ministro ucraino ai negoziatori: non mangiate e non bevete. Biden: Putin è un dittatore
In Turchia, dopo due settimane di sostanziale stallo, ripartono i negoziati. Il nuovo round di colloqui tra l'Ucraina e la Russia è iniziato intorno 10.00 ora locale (le 9.00 in Italia) al palazzo Dolmabahce di Istanbul. L'Ucraina ha affermato che l'obiettivo più ambizioso è garantire un cessate il fuoco. «Con una pace giusta in Ucraina non ci sarà nessuno sconfitto», ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in un discorso ai delegati russi e ucraini giunti a Istanbul per proseguire i colloqui per un cessate il fuoco. «Siamo entrati in una fase in cui i colloqui devono portare a risultati concreti», ha affermato il presidente turco, chiedendo un cessate il fuoco immediato. «Entrambe le parti hanno preoccupazioni legittime, è possibile raggiungere una soluzione accettabile per la comunità internazionale», ha proseguito Erdogan, «spetta a entrambe le parti porre fine a questa tragedia, l'estensione del conflitto non è nell'interesse di nessuno».
Nelle immagini trasmesse dai media turchi, si vede Abramovich che non è seduto al tavolo principale delle delegazioni russa e ucraina, ma di lato accanto a Ibrahim Kalin, un portavoce del presidente Erdogan, e indossa cuffie per la traduzione. La presenza di Abramovich - sottolinea la Bbc - suggerisce che è ancora coinvolto a qualche livello nei tentativi di mediazione. Le delegazioni russa e ucraina sono state accolte al palazzo Dolmabahce, sede dell'ufficio del presidente Erdogan sulle rive del Bosforo, i negoziatori sono seduti a un lungo tavolo coperto di bianco, uno di fronte all'altro. La ripresa dei colloqui avviene mentre la tensione resta alta sia sul terreno che a livello diplomatico.
Zelensky si è detto pronto ad accettare lo status di neutralità. Il Cremlino precisa: «Nessuno sta pensando di usare armi nucleari», né di attaccare Paesi Nato. Secondo il Financial Times la Russia non chiederebbe più che l'Ucraina venga «denazificata» ed è pronta a lasciare che Kiev aderisca all'Ue a patto che rimanga militarmente non allineata.
La vicepremier ucraina Irina Vereshchuk ha annunciato l'apertura per oggi di tre corridoi umanitari, compreso uno dalla città assediata di Mariupol. Gli altri due corridoi sono stati aperti a Melitopol e Enerhodar.
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La diretta ora dopo ora
11.16 – Il leader ceceno Ramzan Kadyrov: nulla di buono dai negoiìziati, distruggere i nazisti
«Questi negoziati non serviranno a nulla, ne sono convinto». Lo ha detto il leader ceceno Ramzan Kadyrov commentando il quarto round di colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina che oggi si tiene a Istanbul, in Turchia. '«Credo che dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato, distruggere i nazisti. Solo a quel punto potremo pensare a cosa fare in seguito», ha aggiunto.
11 – Il sindaco di Irpin: metà città è stata distrutta
«La metà di Irpin è stata distrutta». Lo ha dichiarato il sindaco della città che si trova a nord-ovest di Kiev e che ieri è stata «liberata» dai russi, Alexander Markushin. «Chiedo a tutti di non tornare. È ancora pericoloso: si sentono spari e sono in corso bombardamenti con i Grad», ha dichiarato il sindaco, citato dalla Bbc. «Purtroppo, circa il 50% della città è stato distrutto. Le infrastrutture nevralgiche sono state distrutte, ma le ripristineremo il prima possibile», ha aggiunto il sindaco, precisando che a Irpin ci sono ancora al massimo 4mila abitanti.