Nascondeva 800 grammi di hashish in casa: arrestata una donna di 29 anni
Livorno: diceva di essere stata maltrattata dal suo convivente, ma quando gli agenti sono arrivati nell'appartamento anziché trovare lui hanno rinvenuto lo stupefacente. Nella stessa giornata fermato anche un presunto spacciatore con lo stesso lotto di sostanza
LIVORNO. Ha chiamato il 112 perché diceva di essere stata maltrattata dal suo convivente. Ma la polizia, quando è arrivata, non ha trovato l’uomo, bensì 800 grammi di hashish. Perciò l’ha arrestata con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E qualche ora più tardi i poliziotti hanno effettuato un altro arresto, sempre per droga, in via del Pettine. È successo tutto nella giornata di lunedì 11 aprile. Nel pomeriggio gli agenti della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico diretta dal vicequestore Francesco Falciola hanno raggiunto un appartamento in Corea dopo la chiamata di una 29enne che segnalava di essere stata maltrattata dal compagno. In casa l’uomo non c’era, ma i poliziotti hanno percepito odore di hashish e hanno visto che su un ripiano c’era un panetto di droga. Dopo controlli più approfonditi hanno trovato altro stupefacente. In un cassetto c’erano infatti 800 grammi di hashish suddivisi in otto panetti da 100 grammi l’uno. I poliziotti della volante hanno quindi proceduto con l’arresto in flagrante della donna che, seppur non fosse residente lì – secondo quanto ricostruito dalla polizia – viveva in quella casa regolarmente.
Più tardi la Squadra volante è intervenuta in via del Pettine dopo la segnalazione di spaccio fatta sull’app YouPol da un cittadino. Dopo approfonditi controlli in zona, intorno alle 22 i poliziotti hanno notato due persone con un atteggiamento ritenuto sospetto. Quando si sono avvicinati uno dei due è fuggito mentre l’altro, il 23enne Jerbi Ghassen, è stato trovato con 25 grammi di hashish, peraltro riconducibile alla stessa “partita” della droga sequestrata in Corea, e un grammo e mezzo di cocaina. Il giovane è stato quindi arrestato e l’arresto poi convalidato dal giudice in sede di udienza svolta in tribunale.
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