Covid, il racconto del 31enne italiano isolato in un centro a Shanghai: “Siamo senza doccia. Tutti tossiscono e sputano in un secchio”
Alessandro Pavanello, produttore musicale di 31 anni, è chiuso da alcuni giorni in un centro espositivo a Shanghai dopo essere risultato positivo al Covid. Su Instagram sta documentando le difficoltà del sistema cinese e la sua quotidianità: condivide una delle decine di stanze aperte con quattro persone, non dorme perché vengono tenute accese le luci a neon anche di notte e non può fare la doccia.
Pavanello, si legge sul Messaggero, vive a Shanghai da 6 anni: sanitari vestiti di tute bianche sono andati a prenderlo a casa 4 giorni fa dopo che è risultato positivo allo screening di massa che le autorità cinesi hanno organizzato per gestire l’emergenza sanitaria. La città è in un durissimo lockdown a causa della diffusione dei casi di Covid-19: con 26 milioni di abitanti, Shanghai sta vivendo giornate drammatiche con proteste e saccheggi da parte della popolazione che spesso non riesce a procurarsi cibo o farmaci.
Le strutture come quella in cui si trova Pavanello possono ospitare fino a 600mila persone: “Il cibo non manca, ma le condizioni di igiene sono pessime”. Dal primo giorno di reclusione condivide e foto e video sul suo profilo Instagram, in cui racconta ironicamente delle sue “Covid Holidays“: non ci sono docce – ciascuno ha un catino per lavarsi – e “tutti tossiscono e sputano in un grande secchio”. È difficile dormire, perché le luci rimangono accese anche nella notte e perché il suo “vicino di letto” guarda video a volume alto fino a notte. Nelle scorse ore è risultato negativo a un test, ma avrà bisogno di altri due test negativi prima di essere liberato.
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