Il miele d’acacia è tornato. Gli apicoltori vedono la luce dopo due anni
Dopo due anni di brutto tempo a maggio per il clima impazzito e la minaccia degli antiparassitari i piccoli insetti basilari anche per l’uomo hanno ripreso forza
ODERZO. Parte col botto la stagione del miele nell’Opitergino-Mottense, un ottimo segnale per l’intera provincia di Treviso dopo due anni di tribolazioni per il miele di acacia. Si è tenuto a Gorgo il convegno in occasione della giornata mondiale delle api, dal titolo “Lo straordinario percorso di una goccia di miele” diretto dal presidente Apat, Federazione apicoltori italiani con sede nel Museo di Apicoltura di Oderzo, Stefano Dal Colle.
«La stagione del miele d’acacia sta andando benissimo», ha spiegato, «nell’Opitergino-Mottense si sta concludendo in questi giorni. Nella provincia di Treviso è andata meglio che in altre, soprattutto nel Montello, e adesso partirà il tiglio».
Dopo due anni di brutto tempo durante il mese di maggio, che aveva compromesso la fioritura della pianta, finalmente quest’anno tornerà nel mercato il miele d’acacia, uno dei più apprezzati tra i consumatori.
«Negli ultimi anni si è sviluppata una sensibilità maggiore nei confronti delle api e della figura dell’apicoltore. Le stesse amministrazioni comunali si stanno impegnando a creare iniziative per far conoscere questo insetto fondamentale per l’ecosistema», ha proseguito Dal Colle.
Una vita dura quella della categoria che con grande passione affronta un mondo sempre più avverso nei confronti delle api, tra i trattamenti dell’agricoltura e l’insorgere della varroa, l’acaro parassita che porta alla morte le colonie di api.
Sono un’ottantina gli apicoltori nell’Opitergino-Mottense. A Oderzo è presente il primo museo apistico pubblico in Italia, che attira apicoltori provenienti da tutto il mondo.