Quistello piange Apicella: era il medico di famiglia disponibile e generoso
I funerali si terranno il 14 giugno alle 8.30 nel duomo di Mirandola
QUISTELLO. La notizia che mai i suoi pazienti avrebbero voluto sentire si è sparsa il 12 giugno a Quistello poco dopo mezzogiorno via social. Il dottor Gioacchino Apicella, medico di base, non ce l’ha fatta. Il male contro cui lottava da tempo ha avuto la meglio. Non sono bastate le lunghe ed estenuanti cure a cui si è sottoposto, la tenacia e la competenza del medico (era specializzato in oncologia).
Apicella se n’è andato a Mirandola, dove abitava, circondato dall’affetto dei suoi familiari e dei tanti che aveva curato e assistito come medico di base durante la sua lunga carriera di medico di base, che nel Mantovano ha toccato Schivenoglia e Quistello. Dove subito un vasto cordoglio si è diffuso in rete.
È scomparso uno degli ultimi medici di vecchio stampo, quelli che ancora intendono la loro professione come una missione e riescono a reagire al ruolo di burocrati, dispensatori di ricette, a cui li hanno ridotti le varie leggi. Apicella riusciva ancora a tenere un rapporto diretto con i suoi pazienti, visitava a casa periodicamente i più anziani e, soprattutto, sapeva ascoltare e dare un consiglio a chi si rivolgeva a lui speranzoso in un momento di difficoltà per se stesso o per i propri familiari.
Insomma, Apicella non lasciava mai da soli i suoi pazienti. Per loro c’era sempre, anche durante la malattia. Generoso con tutti e anche con i colleghi. Come testimonia Jacopo Gatti, medico, che con lui ha iniziato la professione: «È stato il primo medico che, all’inizio della mia carriera professionale, mi ha dato fiducia conferendomi il primo incarico lavorativo, standomi sempre accanto per ogni dubbio e richiesta di consulenza. Lascia un vuoto immenso in tutte le persone che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerlo, di averlo come medico e come collega».
Classe 1956, Apicella si era laureato in medicina e chirurgia nel 1985, specializzandosi, nel 1989, in oncologia; nel 1998 aveva cominciato ad esercitare come medico di famiglia. «Ha dato moltissimo nel suo lavoro, anche più del dovuto negli ultimi tempi, data la malattia» chiosa Gatti. I funerali si terranno il 14 giugno alle 8.30 nel duomo di Mirandola.