Guerra Russia-Ucraina, ultimatum di Mosca ai combattenti di Azot: “Deponete le armi oggi”. L’intelligence Usa: “Fase cruciale per l’esito del conflitto”
È il 112esimo giorno di guerra in Ucraina. Severodonetsk resta l’epicentro dell’offensiva delle forze russe, dove lo scontro è «terrificante» secondo quanto riferito dal presidente Zelensky: per sostenere l’assalto nella città nel Donbass, Mosca ha inviato altri battaglioni tattici e le sue forze stanno cercando di sfondare a Slavyansk, colpendo il più possibile con l’artiglieria. Il Cremlino e le milizie della Repubblica popolare di Lugansk hanno annunciato l’intenzione di aprire un corridoio umanitario per l’evacuazione dei 550 civili rifugiati nello stabilimento Azot.
L’Ucraina ha bisogno di più armi a lungo raggio, continua a chiedere Kiev. Del resto, per gli analisti militari di Londra, i russi avanzano a Kharkiv.
Non è ancora in programma nel prossimo futuro un colloquio fra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sul tema dell’esportazione di grano dai porti dell’Ucraina. L’annuncio di Biden: «Costruiremo silos al confine per esportarlo».
Intanto, nel rigettare ogni forma di odio e ribadendo la ricerca della pace, il premier italiano Draghi, sarà a Kiev con Scholz e Macron giovedì 16 giugno. Ma sull'ingresso dell’Ucraina nell’Unione, la Commissione Europea non ha deciso nulla.
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10.30 – Esplosione a Chornobayivka: morti e feriti
Esplosione a Chornobayivka. Ci sono morti e feriti. Il numero non è ancora stato definito. Così si legge sul canale ufficiale Telegram dell'emittente Suspilne.
10.25 – Sette feriti nei bombardamenti a Kharkhiv
Sette persone sono state ferite ieri durante i bombardamenti a Kharkiv. Lo ha annunciato il capo dell'Amministrazione militare di Kharkiv, Oleh Synegubov.
10.20 – Mariupol, trovati tre corpi di civili
A Mariupol i corpi di tre vittime sono stati trovati all'ingresso di una abitazione nel distretto Left Bank. Lo ha annunciato il consigliere del sindaco Petro Andryunshchenko.
10.15 – Il sindaco di Severodonetsk: “La situazione umanitaria è critica”
«La situazione umanitaria a Severodonetsk è critica». Lo scrive il sindaco Oleksandr Striuk sul suo canale Telegram, aggiornando sulla situazione della città. «I russi - scrive il primo cittadino - cercano di prendere d'assalto la città da diverse direzioni; la logistica nella città è sempre più complicata ma restano alcune modalità di collegamento con la città. L'esercito ucraino controlla la zona industriale e fa di tutto per respingere il nemico dal centro della città», città in cui restano «circa 10mila abitanti».
09.45 – Medvedev: dubito che l'Ucraina esisterà tra un paio di anni
L'ex presidente russo Dmitry Medvedev ha detto di dubitare che l'Ucraina esisterà ancora «tra un paio di anni». Lo riporta la Tass
09.22 – Kiev: respingiamo gli attacchi russi a Severodonetsk
«I soldati ucraini stanno respingendo con successo i tentativi di attacco del nemico a Severodonetsk e Toshkivka, i combattimenti continuano». È quanto riferisce lo Stato maggiore ucraino nel suo aggiornamento della situazione sul campo. «Nella direzione di Severodonetsk, il nemico ha sparato contro le nostre postazioni con mortai, artiglieria e lanciarazzi multipli. Ha sparato contro le infrastrutture civili negli insediamenti di Severodonetsk, Lysychansk, Toshkivka, Ustynivka, Borivske e Metelkino», prosegue Kiev, aggiungendo che «un aereo dell'esercito nemico è stato colpito vicino a Belaya Gora». L'aggiornamento dallo Stato maggiore ucraino arriva mentre i russi hanno aperto il primo corridoio umanitario dalla fabbrica Azot di Severodonetsk: Mosca ha assicurato l'uscita dei civili verso il territorio di Lungansk controllato dai separatisti filorussi e ha dato alle truppe ucraine asserragliate nei sotterranei dell'impianto chimico la possibilità di arrendersi.
09.15 – L'ambasciatore russo negli Usa: “Le armi americane a Kiev mostrano intenzione di escalation”
«È molto preoccupante che l'alto rappresentante del Pentagono ammetta la possibilità di espandere la fornitura di sistemi a lungo raggio» ha dichiarato l'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov all'agenzia Interfax. «Queste parole possono essere considerate come l'intenzione di Washington di optare per un'ulteriore escalation. Questo non fa che confermare che gli americani non hanno alcuna aspirazione a una soluzione pacifica». Per poi sottolineare: «Non è una coincidenza che le dichiarazioni del funzionario siano state fatte alla vigilia di un'altra riunione degli Stati Uniti e dei loro alleati sul sostegno militare all'Ucraina».
09.10 – Autorità Luhansk: 500 civili tenteranno fuga da Azot
Circa 500 civili intrappolati nell'impianto chimico di Azot, a Sievierodonetsk, tenteranno di lasciare la città attraverso un corridoio umanitario questa mattina. Lo ha dichiarato il governatore dell'Oblast di Luhansk, Sergey Gaidai, secondo il Guardian. I bombardamenti russi sulla fabbrica, ha detto, sono così pesanti che «le persone non più resistere dei rifugi, il loro stato psicologico è al limite». Mosca in precedenza è parsa offrire l'uscita con un corridoio umanitario, quando il generale Mikhail Mizintsev, già attivo sull'assedio di Mariupol, ha detto che i civili sarebbero potuti partire se i combattenti ucraini nell'impianto avessero «abbassato le armi» entro le 8 ora di Mosca, le 7 italiane.
08.46 – Sale a 313 il numero dei bambini rimasti uccisi
Sono 313 i bambini morti in Ucraina in seguito all'invasione della Russia (due giorni fa erano 288), 579 sono rimasti feriti. Lo ha comunicato l'Ufficio del procuratore generale di Kiev, riportato da Unian, specificando che i numeri forniti non sono definitivi.
08.33 – L’intelligence Gb: i russi controllano gran parte di Severodonetsk
Le forze russe sono all'interno e intorno all'impianto chimico Azot di Severodonetsk, con i combattenti ucraini asserragliati, invece, nei «bunker sotterranei con diverse centinaia di civili». Lo scrive nel suo ultimo bollettino l'intelligence militare britannica, sottolineando che «questo probabilmente impedirà temporaneamente alla Russia di riassegnare le sue unità per operazioni militari in altre zone». «Dopo più di un mese di pesanti combattimenti, le Forze russe ora controllano la maggior parte di Severodonetsk», si legge nell'aggiornamento della situazione pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. «Le tattiche di guerra urbana della Russia, che si basano sull'uso massiccio dell'artiglieria, hanno generato ingenti danni collaterali in tutta la città», continua il rapporto. «E' altamente improbabile che la Russia abbia previsto un'opposizione così forte, o un conflitto di logoramento cosi' lento durante la pianificazione originaria dell'invasione», conclude Londra.
08.17 – Zelensky: servono armi per fermare i missili russi
Volodymyr Zelensky ribadisce ai partner occidentali che l'Ucraina ha bisogno di armi moderne per fermare i missili russi che i dispositivi attualmente in dotazione delle forze armate ucraine non sono in grado di abbattere. «L'Ucraina ha bisogno di moderne armi antimissilistiche. Il nostro Paese non ne ha ancora abbastanza (...) il ritardo nella loro fornitura non può essere giustificato. Lo sottolineerò costantemente quando parlerò con i nostri partner», ha dichiarato Zelensky in un messaggio rivolto alla popolazione ucraina. A tal fine, ha annunciato importanti colloqui in settimana «non solo con i politici europei». «La Russia ha ancora diversi tipi di missili sovietici, che sono ancora più pericolosi. Sono molto meno precisi e quindi molto più minacciosi per bersagli civili e normali edifici residenziali», ha spiegato il presidente ucraino.
08.07 – I filorussi: "Aperto corridoio umanitario dalla Azot"
È aperto il corridoio umanitario stabilito dalle forze russe e dai separatisti dell'Est ucraino per evacuare i civili asserragliati nell'impianto chimico Azot a Severodonetsk. Lo ha annunciato il rappresentante ufficiale delle milizie dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, Andrei Marochko, come riporta l'emittente russa Russia Today.
07.40 – Ultimatum di Mosca ai combattenti di Azot: deponete le armi oggi
La Russia ha intimato di arrendersi alle forze ucraine asserragliate nell'impianto chimico Azot della città orientale di Severodonetsk entro le prime ore di oggi. Lo riporta il Guardian. Il generale Mikhail Mizintsev, l'ufficiale che era a capo dell'assedio di Mariupol, ha detto che i combattenti dovrebbero «fermare la loro insensata resistenza e deporre le armi» a partire dalle 8 del mattino ora di Mosca (le 7 italiane). Ieri il sindaco Oleksandr Stryuk ha affermato che dentro la fabbrica ci sono anche 560 civili.
07.33 – 4 civili uccisi in attacchi russi su Dnipropetrovsk
Quattro civili sono morti nei bombardamenti russi che hanno colpito nella notte la città di Apostolove, nella regione dell'Ucraina orientale di Dnipropetrovsk. «Apostolove è stata colpita dal fuoco nemico. Quattro persone sono state uccise», ha scritto il sindaco Andriy Osa su Telegram, riportato da Ukrinform, avvisando gli abitanti di non toccare oggetti metallici rimasti a terra dopo le esplosioni In nottata gli attacchi russi hanno colpito nella stessa regione anche i distretti di Kryvyi Rih e Synelnykove.
07.05 – Timori Ue per aerei occidentali usati in Russia
L'agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) ha espresso la sua preoccupazione per la sicurezza degli aerei di fabbricazione occidentale che continuano a volare in Russia senza avere accesso ai pezzi di ricambio e a una manutenzione adeguata. «È una situazione molto pericolosa», ha dichiarato Patrick Ky, direttore esecutivo dell'Easa.
06.35 – Blinken: il futuro di Kiev dipende dalla volontà del suo popolo
«Il futuro dell'Ucraina dipende dal suo popolo. Le istituzioni democraticamente elette, a partire dal presidente Zelensky, dovranno determinare cosa è nel migliore interesse del Paese e della sua gente. Noi lo sosterremo». Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, parlando alla "Pbs". «Vladimir Putin sta cercando di togliere agli ucraini il diritto di determinare il proprio futuro - ha aggiunto - noi sosteniamo fortemente questo diritto». In merito all'andamento del conflitto Blinken si dice convinto che «alla fine la sovranità dell'Ucraina prevarrà».
06.09 – Kiev: la flotta russa nel Mar Nero ha 20 missili da crociera
La flotta russa nel Mar Nero «minaccia l'Ucraina con 20 missili da crociera». Lo ha annunciato il portavoce del comando operativo meridionale delle forze armate di Kiev, Vladislav Nazarov. Lo riporta Unian. «Due navi e un sottomarino equipaggiato con 20 missili da crociera continuano a rappresentare una minaccia di attacco missilistico dal mare», ha spiegato.
02.30 – Tesoro Usa: bisogna limitare i profitti petroliferi russi
«I profitti petroliferi della Russia sono probabilmente aumentati nonostante la diminuzione delle esportazioni di greggio e gli Stati Uniti e i loro alleati devono trovare il modo di ridurre le entrate petrolifere di Mosca, possibilmente imponendo un tetto ai prezzi». Lo ha detto il vicesegretario al Tesoro Usa Wally Adeyemo. «Gli Stati Uniti, ha aggiunto Adeyemo, stanno discutendo con gli alleati europei e asiatici un modo per imporre un tetto ai prezzi pagati per il greggio russo, al fine di limitare i benefici derivanti dall'aumento dei prezzi del petrolio».
02.00 – Zelensky: a sud l'obiettivo è liberare Kherson
Non solo la battaglia del Donbass. Il presidente ucraino Zelensky, nel suo discorso notturno, chiarisce: «Continuiamo a fare pressione sugli occupanti nel sud del paese. L'obiettivo chiave è la liberazione di Kherson e ci muoveremo in questa direzione passo dopo passo».
01.48 – Zelensky: a sud obiettivo è liberare Kherson
«Continuiamo a fare pressione sugli occupanti nel sud del paese. L'obiettivo chiave è la liberazione di Kherson e ci muoveremo in questa direzione passo dopo passo». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale sull'andamento del conflitto. Lo riporta Unian.
01.19 – Agenzia Ue: preoccupata per aerei costruiti in Occidente
L'agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) si è detta «molto preoccupato» per la sicurezza degli aerei di fabbricazione occidentale che continuano a volare in Russia senza avere accesso ai pezzi di ricambio e a una manutenzione adeguata. «È una situazione molto pericolosa», ha dichiarato Patrick Ky, direttore esecutivo dell'Easa, a margine di una conferenza, aggiungendo che le autorità di regolamentazione non dispongono di dati validi su molti degli aerei che volano in territorio russo. L'Unione Europea e gli Stati Uniti si sono mossi per limitare l'accesso della Russia ai pezzi di ricambio dopo l'invasione dell'Ucraina.
00.45 – Intelligence Usa: la guerra è giunta a fase cruciale
La guerra in Ucraina è giunta a una fase cruciale che potrebbe determinare l'esito a lungo termine del conflitto. È quanto hanno riferito più fonti vicine all'intelligence statunitense e occidentale, secondo quanto riporta la Cnn che sottolinea anche come questo momento cruciale potrebbe costringere a prendere una decisione difficile anche i governi occidentali, che finora hanno offerto sostegno all'Ucraina a un costo sempre maggiore per le loro economie e per le scorte nazionali di armi. Secondo un alto funzionario della difesa statunitense, il segretario alla Difesa Lloyd Austin sarebbe pronto a guidare un gruppo di lavoro di quasi 50 Paesi per discutere della crisi. «Penso che si stia per arrivare al punto in cui una parte o l'altra avrà successo - ha detto un alto funzionario della Nato - O i russi raggiungeranno Slovyansk e Kramatorsk o gli ucraini li fermeranno qui. E se gli ucraini saranno in grado di tenere la linea qui, di fronte a questo numero di forze, sarà importante».
00.20 – Zelensky: nel Donbass perdite dolorose ma dobbiamo tenere duro
Nel Donbass le forze armate ucraine stanno registrando «perdite dolorose» ma «dobbiamo tenere duro» perché la regione è «la chiave per decidere chi dominerà nelle prossime settimane. Più perdite subirà il nemico, meno forza avrà per perseguire la sua aggressività». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymr Zelensky nel suo discorso notturno su Telegram.
00.01 – Stoltenberg: Zelensky parlerà a vertice leader Nato a Madrid
«Non vedo l’ora di dare il benvenuto al presidente Zelensky che rivolgerà un discorso ai leader della Nato al nostro vertice di Madrid». Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo un incontro informale martedì presso la residenza ufficiale del primo ministro olandese a L’Aia, co-ospitato dal suo omologo danese. «In risposta» all’invasione russa in Ucraina, «abbiamo rafforzato la nostra capacità di proteggere e difendere ogni centimetro del territorio alleato della Nato - ha aggiunto - A Madrid faremo i prossimi passi».
Le notizie e gli approfondimenti di martedì 14 giugno 2022