Il nuovo singolo di Irama titola a lettere maiuscole PAMPAMPAMPAMPAMPAMPAMPAM ed è letteralmente - vedi a livello onomatopeico quanto a quello effettivo - esplosivo. Il cantante, in effetti, è avvezzo ai singoli di successo: con Ovunque sarai - presentata a Sanremo 2022 - aveva mostrato il suo lato più intimo con una ballad intensissima dedicata a una persona lontana a cui faceva il paio un'interpretazione emozionante, che non ha incantato solo l'Ariston. Ora è la volta di un brano dal genere dembow, originario della Giamaica. Ed è tempo di dimenarsi, nelle serate estive finalmente ritrovate.

Così il degno seguito era stato 5 gocce con Rkomi. E anche in questo caso, una nuova performance canora e un video da ricordare e da aggiungere in playlist. Ma avvezzo com'è al contemporaneo, al rinnovarsi, allo sposare moda e musica, stile e ritmo (lo stesso nome d'arte, Irama, vuol dire proprio “ritmo” in malese), il nostro non poteva certo fermarsi. E, tra un rinnovamento del look (ha da poco tagliato i capelli, non rinunciando però alle treccine davanti) e una nuova sonorità da esplorare, ha sfornato questo aspirante tormentone. Nome curioso PAMPAMPAMPAMPAMPAMPAMPAM, per un pezzo tra il pop e lo stile urban, che corre dritto a connessioni internazionali. Un pezzo sonoro, forte, deciso che sfida le regole del gioco finora stabilite dallo stesso artista. In fondo, Irama è così: eclettico. E allora anche questa nuova versione musicale colpisce, e in positivo, raccontando la passione tipica degli amori estivi corredata da un ritmo trascinante a cavallo tra pop, reggaeton e sound afro.

Quando mi chiama sono al Jacuzzi
E di già arriva, le dico: "Uh, si"
Quanto mi costa, quanti ne butti?
Dice: "Che figo"
Mentre si muove fa PamPamPamPamPamPamPamPam

Nella tracklist di  Il giorno in cui ho smesso di pensare, ultimo album di Irama, fa capolino anche questa hit estiva. Che con vigore e altrettanta leggerezza, racconta di un rendez vous spericolato, passionale. L'attitude è quella un po' street e un po' urban, tutta fatta di carnalità, sudore, promesse da sfogliare e mantenere. Irama, in effetti sa sempre metterci passione e trasmettere, parimenti, questo mood deciso e sensuale. 

Cerco la calma ma tu non mi aiuti
Mentre mi guarda siamo già nudi
Cosa ne dici se restiamo muti?
Se dopo mi scrivi, manda i saluti

Niente da fare: la passione estiva è inevitabile. Tutto è accelerato, a mille e i suoni tra lo urban e il tribale contribuiscono a mantenere alta l'asticella, l'adrenalina, la voglia di ballare fino a tarda note. Un po' come Irama fece anche non altri suoi singoli di successo: basti pensare a hit quali Nera, Arrogante e Mediterranea che qui, però, diventano un testo molto meno dispersivo e smielato. Qui si arriva al punto, all'amplesso, alla voglia di lasciarsi andare e di non imporsi più alcun paletto, lasciando andare ogni freno inibitore al ritmo di sudore, battiti accelerati, desideri nascosti. 

Dice non vuole i soldi ma li conta
E infine, da Milano mi racconta
Che le sembra un rodeo, tutto perreo
Muovono il booty che lei vuole un trofeo
E stiamo muti, sì, come in museo
Quando lo muove, ma quale galateo

Il giorno in cui ho smesso di pensare, l'album di Irama da cui è estratto anche questo nuovo singolo ci riporta - specie con l'ultimo brano –  a una storia estiva ammaliante: chi incontrerà Irama e cosa ne sarà di loro? La sfida della conquista, la vincerà? Sembrerebbe proprio di sì. E anche quella del traghettare in Italia, certi stili meno convenzionali per la nostra realtà. Come ha fatto con tutto il suo album: più che un disco, un mix esplosivo urban con influenze caraibiche e tropicali con uno slang cosparso di italiano, spagnolo e inglese. L'album, nato sotto la direzione artistica di Shablo, è divenuto un progetto musicale maturo e vicino alle musicalità americane ed europee, concettualmente eclettico e liberatorio, che mixa la musica urban con quella tipicamente di matrice latin/pop.