Belluno, diciassettenne violentata dopo la festa. Il sindaco: servono incontri nelle scuole
La denuncia della ragazzina che è andata in pronto soccorso dopo averne parlato con i genitori, indagano i carabinieri
BELLUNO. Violentata dopo la serata di festa. Una 17enne della Valbelluna ha denunciato un ragazzo, che le avrebbe usato violenza, nella notte tra giovedì e venerdì, in un angolo appartato di Borgo Prà. Era già finito l’evento settimanale “Giovedì di sera” in centro storico e i due giovani si trovavano da soli nel borgo in riva all’Ardo. La giovane donna avrebbe già fornito un racconto dettagliato dell’accaduto ai militari del Nucleo investigativo di Belluno e fornito una descrizione il più possibile fedele del maggiorenne, che avrebbe abusato di lei. Cioè che le avrebbe anche solo messo le mani addosso, senza che lei lo volesse.
Gli accertamenti sono già in pieno svolgimento, secondo il percorso che tecnicamente si chiama codice Rosa ed è dedicato alle donne che si presentano nelle strutture sanitarie e denunciano di aver sofferto una violenza. Dopo essere tornata a casa e averne parlato con i genitori, quella stessa notte si è rivolta al più vicino Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, dove ha spiegato i motivi del suo accesso, di conseguenza è stata visitata prima dalla dottoressa di turno e, in seconda battuta, da un ginecologo. Conseguente la comunicazione ai carabinieri, che hanno attivato l’apposito nucleo, che sta operando su delega del sostituto procuratore Marta Tollardo. Il magistrato ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di violenza sessuale e, nelle prossime ore, dovrebbe ascoltare la ragazza in audizione protetta, nella saletta dedicata, in Procura della Repubblica.
La ricostruzione dei fatti
Lei è una studentessa, che vive in Valbelluna con la famiglia, ma va a scuola in città e giovedì sera era arrivata, per trascorrere una serata con gli amici. Come chissà quante altre volte, certo con tanta gente nelle piazze per la musica proposta dai locali e le proposte commerciali dei negozi. Ci potrebbe essere stato un passaggio anche sul Piave, poi i due ragazzi si sono trovati a Borgo Prà, non si sa con quali modalità. Sono rimasti soli, perché di testimoni non ce ne sono e sarebbe stata consumata una violenza sessuale, da capire se in una casa privata oppure all’aperto. Tra piazza San Lucano in Borgo Prà e la fine di via dell’Anta, incrocio via Sarajevo, non mancano le stradine o gli angoli in cui è possibile appartarsi, alla ricerca di intimità. Ma in questo caso si sarebbe andati oltre.
La posizione del sindaco
Quanto sarebbe accaduto ha spinto il primo cittadino Oscar De Pellegrin a prendere una posizione chiara: «Parlerò con i giovani, cercherò di capire cosa pensano di un argomento tanto delicato. Organizzeremo incontri nelle scuole, ma il problema riguarda anche gli adulti». Le sue prime parole, dopo la violenza che si sarebbe consumata, sono un impegno a non lasciare cadere quanto sarebbe avvenuto tra giovedì e venerdì, ma sono anche una promessa rivolta a ragazzi e adulti: «Ancora di barriere si parla, ma soprattutto mentali. Abbatterle sarà l’obiettivo a cui la giunta lavorerà nei prossimi mesi, a maggior ragione dopo l’episodio di questa settimana».
Nessuna sorpresa
Non è più tempo di stupirsi. Belluno è ormai in grado di non farsi mancare niente: «Non voglio cadere a mia volta nello stereotipo di stupirmi che a Belluno accadano certe cose», riprende il primo cittadino, «accadono in altre città e la nostra non fa eccezione. Piuttosto è il momento di rimboccarsi le maniche e di coinvolgere anche i ragazzi nel tema, perché in futuro il rispetto tra uomo e donna non sia più un argomento di cui parlare nei tribunali. Parlo di giovani, perché abbiamo in mente specifici progetti rivolti agli istituti e perché vogliamo sensibilizzare le nuove generazioni lavorando in prospettiva futura, ma sappiamo bene come quello della violenza di genere sia un fenomeno diffuso, forse di più, tra gli adulti».
L’intenzione di avvicinare gli under 30 a Palazzo Rosso, di mescolare le generazioni e di realizzare progetti nati dalle idee degli adolescenti era già stata presentata in campagna elettorale e in queste prime settimane di operatività il primo cittadino ha parlato con due gruppi di ragazzi attivi a Belluno per iniziare il percorso: «Il tema va affrontato senza tanti giri di parole», conclude De Pellegrin, «è ora di scalzare l’idea di forza e di potere legata all’uomo e di debolezza e sottomissione legata alla donna».