Vaiolo delle scimmie, al via la vaccinazione in Italia: “Esclusa necessità di campagna di massa”. Distribuite le dosi alle regioni
Il ministero della Salute ha stabilito di suddividere le dosi di vaccino disponibili tra i territori con il più altro numero di casi segnalati ad oggi e ripartite come segue: Lombardia 2000; Lazio 1200; Emilia-Romagna 600; Veneto 400.
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Sì alla vaccinazione, ma senza una campagna di massa e solo in alcuni casi specifici. Sono queste le linee guida del ministero della Salute, che ha pubblicato le indicazioni per contrastare la diffusione del cosiddetto vaiolo delle scimmie. “Al momento – si legge nella comunicazione del dicastero retto da Roberto Speranza – la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa”. Nella fattispecie la vaccinazione sarà diretta a “personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus; persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), che rientrano in alcune specifiche categorie di rischio“.
In tal senso, è partito il piano di distribuzione del vaccino con una circolare che stabilisce l’assegnazione delle prime quote del vaccino antivaiolo Jynneos in seguito all’arrivo della prima tranche da parte della Commissione Europea. In questa prima fase, sentite le Regioni e le province autonome, “si è stabilito di suddividere le dosi di vaccino attualmente disponibili tra le Regioni con il più altro numero di casi segnalati ad oggi e ripartite come segue: Lombardia 2000; Lazio 1200; Emilia-Romagna 600; Veneto 400″.
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