Centrodestra, sprint per le liste
A tre giorni dalla consegna delle liste, il risiko delle candidature del centrodestra è alle battute finali. Quella appena passata è stata una lunga notte per chi aspira a un seggio in parlamento, gli ultimi nodi, infatti, dovrebbero essere sciolti oggi. Nella riunione tecnica che si è svolta ieri a via della Scrofa, la sede di Fratelli d’Italia, sono state definite le caselle dei collegi uninominali in base all’alternanza di genere. Al tavolo, a ragionare sugli incastri, c’erano Ignazio La Russa, Giovanni Donzelli e Francesco Lollobrigida per FdI, Gregorio Fontana per Forza Italia, Giancarlo Giorgetti per la Lega, Maurizio Lupi e Giovanni Toti per i Moderati. Proprio Toti, lasciando il vertice, faceva intendere che c’è ancora da lavorare: «C’è tempo, una volta fatta la griglia dei collegi uninominali si raccoglieranno i nomi e le accettazioni, poi ogni partito si occuperà dei plurinominali».
Secondo l’accordo raggiunto tra le forze del centrodestra a fine luglio, la distribuzione dei collegi uninominali è così ripartita: 98 a Fratelli d’Italia, 70 alla Lega, 42 a Forza Italia e 11 a Noi Moderati, che però ne chiedono 4-5 in più.
Stretta nella morsa tra il taglio dei parlamentari e i sondaggi, Forza Italia «dovrà fare dei sacrifici», per dirla con Antonio Tajani. Silvio Berlusconi è dato capolista al Senato nel proporzionale in cinque circoscrizioni e nell’uninominale a Monza. Sempre in Forza Italia, possibile un posto per l’ex assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera. Tra i centristi spicca la rinuncia a un seggio blindato di Gaetano Quagliariello, perché si trova in un’area geografica in cui non ha radicamento.
La Lega ha ricandidato tutta la squadra del governo uscente: confermati ministri e sottosegretari. Semaforo verde pure per i capigruppo Riccardo Molinari, Massimiliano Romeo e i vicesegretari Andrea Crippa e Lorenzo Fontana. Resiste la candidatura di Umberto Bossi alla Camera.
Tra le new entry del Carroccio il campione di pallavolo Luigi Mastrangelo, che nei primi anni Duemila faceva incetta di medaglie con la nazionale; l’editore de Il Tempo e di Libero Antonio Angelucci; Mario Barbuto, presidente dell’Unione ciechi; Vincenzo Pepe, numero uno di FareAmbiente, e il docente di diritto privato Giuseppe Valditara. Intanto, Matteo Salvini annuncia un rappresentante della Polizia penitenziaria in una regione del Sud.
Tra i volti nuovi di Fratelli d’Italia circolano i nomi degli ex ministri Giulio Tremonti e Giulio Terzi di Sant’Agata (quest’ultimo avvistato ieri a via della Scrofa), dell’ex magistrato Carlo Nordio e di Marcello Pera, filosofo che è stato anche presidente del Senato. Sembra sicuro un seggio per Nello Musumeci, governatore dimissionario della Sicilia, e per l’eurodeputato Raffaele Fitto, anche lui ministro dell’ultimo governo Berlusconi. Per la circoscrizione del Sud America si punta sull’italo-brasiliano ex pilota di Formula 1 Emerson Fittipaldi. «Quello che sta facendo Fratelli d’Italia è comporre le liste nel modo più meritocratico possibile, con una selezione molto serrata per avere persone affidabili, anche se io sarei per le preferenze», sostiene Giorgia Meloni. Poi, intervistata da Radio 24, assicura: «Ci saranno personalità esterne, ma si partirà dai territori». —