Una meravigliosa storia italiana, dove l'intuizione si fonde con un'idea visionaria di creare qualcosa che non esisteva, cambiando nel giro di pochi anni il destino di un'intera generazione di motociclisti italiani. Tutto questo è Minimoto Revolution – La Genesi dei campioni, docufilm che celebra il genio di Vittoriano Orazi e la nascita delle minimoto. Promosso da Vittorazi Motors, diretto e prodotto dal regista Manuele Mandolesi, è andato in onda su Sky Documentaries, in streaming su Now ed è disponibile on demand. 

Il viaggio in Giappone

Vittoriano Orazi, profondo conoscitore della meccanica e uomo dalla grande inventiva, a inizio anni '80 si specializzò nel settore delle piccole macchine radiocomandate diventando campione europeo. Nel 1985 in Giappone, dove era andato proprio per una gara di macchine radiocomandate, vide per la prima volta una motocicletta in miniatura, e fu una folgorazione. Ne capì immediatamente lo straordinario potenziale e, tornato in Italia, realizzò il primo modello. Il successo fu subito clamoroso, con le minimoto prodotte artigianalmente vendute come giocattoli per bambini a 650 mila lire. Piccoli gioielli con telaio a traliccio di tubi, un motore a due tempi derivato da una motosega, impianto frenante solo al posteriore e niente sospensioni.

Vittoriano Orazi con una delle sue minimoto

Minimoto, Vittoriano Orazi

Vittoriano Orazi con una delle sue minimoto
Press Office

Le prime gare

Ma a Vittoriano Orazi non bastava, perché per sfruttare queste moto servivano delle gare. Ecco allora che iniziò a organizzare le prime corse nei parcheggi, con le balle di fieno a delimitare il tracciato e decine di appassionati che si sfidavano sulle due ruote. Nacque un vero e proprio fenomeno (oltre 5000 persone si iscrissero al suo club), con il pubblico incuriosito sempre più numeroso e il primo circuito a Cattolica interamente dedicato alle minimoto.

Nel 1990 venne istituito il Primo Trofeo Italiano con gare suddivise per categorie e la minimoto assunse il ruolo di specialità motoristica della Federmoto. Vista la richiesta sempre maggiore, Vittoriano creò modelli sempre più sofisticati e performanti, con l'aggiunta del freno a disco anteriore, la marmitta a espansione, gomme slick con mescole dedicate e livree replicate dalle Superbike dell’epoca.

Il via di una gara di minimoto negli anni '90

Minimoto, Vittoriano Orazi

Il via di una gara di minimoto negli anni '90
Press Office

Di padre in figlio

Un racconto che si snoda a cavallo degli anni '90, immagini sgranate riprese dalle videocamere di allora che permettono di riconoscere, oltre allo stesso Vittoriano impegnato nell'organizzazione delle gare, alcuni dei volti destinati a segnare la storia del motomondiale. Da Valentino Rossi a Marco Melandri (entrambi gareggiarono con il Team Vittorazi Racing), da Marco Simoncelli ad Andrea Dovizioso, quella straordinaria generazione di futuri campioni ha iniziato proprio lì, nei parcheggi delle città in sella a una minimoto, scriccioli di pochi anni premiati a fine gara con coppe più grandi di loro.

Uno spaccato genuino sulla vita di intere famiglie che con ogni mezzo si spostavano di città in città nei weekend per andare a correre, ma anche lo straordinario e commovente rapporto tra padri e figli, i primi spesso nelle vesti di meccanici, autisti, consiglieri e addetti…a tutto. 

Come Matteo Orazi, che ha ereditato il sogno di Vittoriano, scomparso nel 1999, portando avanti l’azienda di famiglia (nel frattempo diventata leader mondiale nel settore dei motori per i parapendii), Marco Melandri e il papà Dino, Marco Simoncelli e il padre Paolo (anche nel docufilm sul Sic sono numerose le immagini di quando gareggiava in minimoto), determinazione e sacrifici per cercare di arrivare in alto.

La presentazione del docufilm a Rimini: da sinistra Sergio Rastelli, Mauro Sanchini, Marco Melandri, Manuele Mandolesi, Matteo Orazi, Boris Casadio

Minimoto, Vittoriano Orazi

La presentazione del docufilm a Rimini: da sinistra Sergio Rastelli, Mauro Sanchini, Marco Melandri, Manuele Mandolesi, Matteo Orazi, Boris Casadio
ALESSANDRO PALOMBINI

«Grazie al sogno e alla lungimiranza di Vittoriano Orazi sono riuscito a cambiare la mia vita», dice di lui Marco Melandri. Gli fanno eco Manuel Poggiali («La visione di Vittoriano è stato qualcosa di unico») e Valentino Rossi, che come gli altri ha iniziato proprio così: «Ha fatto sì che i piloti di quella generazione fossero più forti».

«Sono convinto che un giorno diranno che qualche campione del mondo veniva dalle minimoto», dice Vittoriano Orazi in una vecchia intervista dell'epoca e ripensando a ciò che è stato viene da sorridere. 

Perché ci aveva visto giusto, ancora una volta.