Parla la moglie del manager morto in autostrada: «Le telefonate senza risposta, poi la polizia che ti dice Maurizio non c’è più»
L’ultimo messaggio dell’uomo prima dello schianto: «Sto tornando a casa». «È terribile, mi manca tutto di lui». Da infermiere a chinesiologo, a manager
«Ci vediamo questa sera, sto tornando a casa e per cena ho preso una burrata, le castagne e anche le pesche. Ti vengo a prendere al lavoro».
È l’ultimo messaggio che Maurizio Durì, manager originario di Buttrio ma residente a Udine, morto martedì pomeriggio in un incidente stradale accaduto in autostrada, a pochi chilometri dallo svincolo di Portogruaro, ha spedito sul cellulare della moglie, Anna Masutti.
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«Alle 19 ho finito di lavorare – racconta la moglie – siccome Maurizio non era ancora arrivato a prendermi l’ho chiamato al cellulare. Suonava libero ma non rispondeva nessuno. Avevamo installato una applicazione per condividere sempre la nostra posizione e così ho controllato. Ho visto che mio marito era fermo a Portogruaro e sono andata a casa a piedi, convinta di trovarlo già lì.
Alle 19.40 ho richiamato. Suonava sempre libero ma nessuna risposta. L’ultimo accesso sul cellulare risultava alle 17.15. Ho iniziato a preoccuparmi.
Poco dopo, mia figlia mi ha mostrato un articolo su internet che parlava di un incidente accaduto proprio nel punto segnalato dall’applicazione.
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La macchina nella foto era la Bmw bianca di Maurizio e si parlava di una persona deceduta. Ho cominciato a chiamare ma nessuno mi ha detto nulla.
Poi, alle 22.30, hanno suonato il campanello le forze dell’ordine per avvertirmi di quello che era successo a Maurizio. È stato davvero terribile. Maurizio era un punto di riferimento fondamentale per la nostra famiglia».
Martedì pomeriggio, quando si è verificato l’incidente, Maurizio Durì stava tornando a casa dopo un viaggio di lavoro.
«Mio marito era una persona eclettica e curiosa – aggiunge la moglie –. Dopo aver frequentato la scuola infermieri, ha lavorato per anni, sempre in sala operatoria, prima all’ospedale Santa Maria della Misericordia e poi al policlinico Città di Udine.
A un certo punto ha deciso di cambiare e di aprire uno studio privato di riflessologia plantare e chinesiologia, a Buttrio, suo paese d’origine.
Una decina d’anni fa ha iniziato a lavorare per una multinazionale americana, la Smith & Nephew. Da rappresentante, con impegno e sacrificio, è diventato capo area. Viaggiava spessissimo per lavoro e la sua area di competenza era molto vasta, andava dal Friuli Venezia Giulia alle Marche.
Tornava sempre a casa, ogni volta che poteva – Anna cerca di trovare la forza per ricordare i momenti passati assieme –, per stare con me e le figlie. Voleva sempre essere a casa al mattino e preparare lui i panini prima della scuola per le sue ragazze, che adorava».
Anna Masutti e Maurizio Durì si erano sposati il 1 maggio 2019. Un legame autentico, il loro, fatto di rispetto e stima reciproca.
«Da quando era diventato papà aveva potuto dare sfogo anche alla sua voglia di giocare – lo sguardo di Anna è perso nel vuoto –. Martedì pomeriggio era felice perché aveva comprato delle cose buone per cena. È stato il suo ultimo messaggio. Andare avanti sarà difficile ma lo faremo per lui».