Quota 102 e Opzione donna: in Friuli 2.165 lavoratori vanno in pensione prima di aver compiuto 60 anni
L’uscita dal mondo del lavoro resa possibile da provvedimenti come Quota 102 e Opzione Donna
Nei primi nove mesi del 2022 in Friuli Venezia Giulia sono andate in pensione 2.165 persone con meno di 60 anni. Un’uscita dal mondo del lavoro resa possibile dai provvedimenti dei governi che si sono succeduti a Palazzo Chigi sulla cosiddetta pensione anticipata: in particolare Opzione donna e la possibilità di andare a riposo indipendentemente dall’età se si sono raggiunti i 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 per le donne).
Pensionati under 60
Buona parte dei corregionali che hanno maturato nel corso del 2022 i requisiti per godere del trattamento pensionistico anticipato provengono dal “mondo” del lavoro dipendente: sono 925 i nuovi pensionati provenienti da tale categoria previdenziale, che godono di un assegno medio mensile di 1.549,56 euro, circa 300 in più rispetto al trattamento che spetta ai 278 under 60 provenienti dal lavoro autonomo. Sono 264 invece i dipendenti pubblici (un tempo gestiti dall’Inpdap) andati in quiescenza nei primi nove mesi di quest’anno a meno di sessant’anni: più “pesante” in questo caso l’assegno medio mensile, che arriva a 2.216,99 euro. Nel computo totale gli uomini superano le donne: i nuovi trattamenti pensionistici riferibili a contribuenti di genere maschile sono 1.191, quelli destinati a ormai ex lavoratrici sono 974, molte delle quali hanno potuto godere dei benefici di Opzione donna.
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Il confronto con il 2021
L’anno scorso l’uscita anticipata aveva riguardato 1.991 under 60 in regione: nei primi tre mesi dell’anno erano stati 1.433 le nuove pensioni, con un dato dunque sostanzialmente in linea con quello di quest’anno. Anche nel 2021 la fetta più importante di pensioni anticipate è riconducibile al personale dipendente (1.162, con un assegno medio di 1.548,12 euro); poco più di un terzo invece i neopensionati sotto i sessanta provenienti dal pubblico (403, con assegno medio 2.195,02 euro), in numero minore rispetto ai 607 autonomi (1.099,41 euro il trattamento previdenziale d’ingresso, in media).
Tredicimila nuovi pensionati
Dall’inizio dell’anno hanno raggiunto il traguardo della pensione in Friuli Venezia Giulia 13.310 lavoratori. Più di cinquemila quelli che hanno anticipato il passo verso la quiescenza, 3.477 quelli che hanno raggiunto il traguardo maturando la pensione di vecchiaia; i trattamenti per invalidità sono 475, mentre 3.667 sono gli assegni destinati ai superstiti (la cosiddetta reversibilità). L’assegno medio per le pensioni di vecchiaia supera di poco gli 800 euro, mentre l’indennità mensile media riconosciuta a chi è riuscito a ritirarsi dal mondo del lavoro in anticipo è, paradossalmente, più pesante, ammontando a 1.871 euro. I corregionali andati in pensione nel corso del 2021 erano stati 20.126, 15.545 nei primi tre mesi dell’anno.
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I dati nazionali
Nei primi nove mesi del 2022 in Italia sono andate in pensione oltre 50 mila persone con meno di 60 anni grazie alle regole sulla pensione anticipata, come emerge dal Monitoraggio sui flussi di pensionamento dell’Inps. Il gruppo più consistente è costituito dai dipendenti del settore privato con oltre 32 mila persone. Le pensioni anticipate nel complesso sono 195.852 quindi oltre un quarto di coloro che lascia il lavoro prima dell’età di vecchiaia per la pensione lo fa prima dei 60 anni. Restando ai dati nazionali, sono 18.273 le donne uscite dal lavoro nei primi nove mesi del 2022 grazie alla misura Opzione donna, che prevede il pensionamento con 58 anni di età (59 le autonome) e 35 anni di contributi oltre a un anno di finestra mobile con l'assegno calcolato interamente con il sistema contributivo. Secondo l’ente previdenziale, nell’intero 2021 sono uscite grazie a questa misura 20.641 donne. Tra gennaio e dicembre sono andate in pensione grazie al provvedimento 6.493 donne a 59 anni, 7.355 tra i 60 e i 61, 2.996 a 62-63, anni 1.232 a 64-65 anni e 197 con almeno 66 anni. Le pensioni con decorrenza tra gennaio e settembre sono state 596.640 con un calo dell’11,8 per cento sullo stesso periodo del 2021 (erano oltre 676 mila). Per le pensioni anticipate il calo è stato lievemente più accentuato con il passaggio da 226.911 a 195.852 (-13,69 per cento).
Quota 100 esaurita
Nel 2021 si è esaurita Quota 100, ovvero la possibilità di andare a riposo con 62 anni di età e 38 di contributi, ma avendo i requisiti si poteva uscire anche dopo. Nel 2022 si può uscire con Quota 102, ovvero avendo almeno 64 anni di età e 38 di contributi. Il calo più consistente per le anticipate si è avuto nel pubblico impiego (dove le carriere sono generalmente più lunghe) con il passaggio da 74.604 pensioni anticipate nei primi nove mesi del 2021 a 54.726 dello stesso periodo del 2022 e un calo del 26,64 per cento. In particolare nel terzo trimestre si è registrato un calo del 45,37 per cento. Le nuove pensioni con decorrenza nel periodo gennaio-settembre 2022 sono state 596.640 in totale, per un importo medio mensile di 1.185 euro, in calo sui 1.200 dell’intero 2021. Stando ai dati dell’Inps, prevalgono per numero le pensioni femminili, 335.006 contro le 261.634 maschili, a fronte di un importo medio mensile più basso (1.005 euro contro i 1.415 euro degli uomini). Il totale delle pensioni con decorrenza nel 2021 è di 883.876, per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.200 euro: di queste, 493.155 sono riferite a donne, per un importo medio mensile di 1.016 euro, e 390.721 a uomini, con 1.432 euro mensili.