Statale 52 chiusa per lavori, non si passa nemmeno dai varchi: così studenti e lavoratori restano bloccati
La comunicazione di Fvg strade è arrivata via pec a ridosso delle festività. Annunciava l’avvio di “lavori urgenti di ripristino funzionale della sede stradale e mitigazione del rischio idrogeologico» e chiedeva della statale 52 Carnica dal 3 al 17 novembre e l’ordinanza di chiusura totale al traffico veicolare e pedonale nei territori comunali di Forni di Sopra e Lorenzago di Cadore di un tratto della dorsale che collega la Carnia al Veneto e l’istituzione di una deviazione attraverso il passo della Mauria, Lorenzago di Cadore, Lozzo, Santo Stefano di Cadore, Sappada e Villa Santina, il che equivale a un tratto aggiuntivo per coloro che, studenti e lavoratori, ogni giorno percorrono la statale per andare a scuola negli istituti superiori cadorini o al lavoro nelle aziende in Veneto, specie quelle nel settore dell’occhialeria.
Una doccia fredda per i sindaci della Carnia, quelli di Forni di Sopra e di Sotto in testa, che a gran voce chiedono l’intervento della Regione. Il vicesindaco di Forni di Sopra Lorenzo Antoniutti trattiene a stento la rabbia: «È inaccettabile ricevere l’ordinanza a cinque giorni dalla sospensione totale della circolazione su una strada ad alta percorrenza come la statale 52 senza che ci sia stato alcun confronto preventivo per cercare di arginare i disagi – sbotta –. Non è stata prevista infatti la chiusura a fasce orarie, né tanto meno è stata ipotizzata la circolazione a senso alternato. Questo per noi è l’unico tratto di passaggio fra il Friuli e il Veneto – argomenta – la deviazione comporterebbe un centinaio di chilometri di percorrenza per una dozzina di studenti che devono attraversare il passo per raggiungere la scuola e altrettanti operai che devono raggiungere il posto di lavoro. Me chi prende queste decisioni non si rende contro dei disagi che crea?».
«Mi rendo conto della difficoltà connesse all’allestimento di un cantiere di questa portata – aggiunge il sindaco di Forni di Sotto e vicepresidente della Comunità di Montagna della Carnia Claudio Coradazzi –, la chiusura totale comporterebbe pesanti ricadute sulla popolazione. Abbiamo avviato i contatti con i vertici di Fvg strade per trovare un accordo, magari individuando dei varchi temporali, necessari a consentire il passaggio di pullman e auto, non è possibile far perdere due settimane di studio ai ragazzi o di ferie ai lavoratori».
Gli amministratori hanno ipotizzato il ricorso alla Dad per gli studenti, o la loro trasferta – e quella degli lavoratori – in qualche albergo cadorino, ma i costi non possono certo ricadere sulle famiglie. Nell’attesa di capire chi paga l’amministrazione comunale di Forni di Sopra si è attivata organizzando dei bus navetta con la collaborazione della Protezione civile e non, la Società sportiva fornese e il Comune di Forni di Sotto recuperando complessivamente tre furgoni con nove posti ciascuno da adibire al trasporto di studenti e lavoratori, ora la speranza è quella di ottenere un paio di varchi di apertura della strada - al mattino e alla sera - per far passare i mezzi. Un’ipotesi che sarà messa sul tavolo nel corso di una riunione con Fvg strade e l’impresa Nagostinis Srl in programma per oggi.