Leo, morto nell’incidente di Santa Giustina in Colle, era inseparabile da Aky, il suo l’husky
Diplomato all’Enaip, lavorava a Fratte da circa un anno. Nei suoi social sono decine le foto con il suo amato cane. Il papà è l’organista della chiesa della parrocchia di Massanzago
Leonardo Carpin morto in un incidente a Santa Giustina in Colle il 18 novembre, aveva 28 anni, compiuti il 6 aprile, e abitava nella centralissima via Roma a Sandono, con i genitori Claudio ed Eugenia e la sorella Serena.
Da un anno aveva trovato lavoro alla Dimetal di Fratte di Santa Giustina in Colle ed era molto apprezzato come operaio. Prima ancora Carpin aveva lavorato in una ditta di assistenza, manutenzione e riqualificazione energetica di impianti tecnologici di Oriago, nel Veneziano. E in precedenza, come rivela il suo curriculum, alla Carraro Drivetech di Campodarsego dopo aver studiato all’Enaip.
Chiusi nel dolore i genitori, che non si sentono di dire nulla. «Non rilascio dichiarazioni», afferma il papà.
Di Leonardo Carpin racconta più di ogni altro la sua pagina Facebook, dove il giovane è ritratto con l’inseparabile Aky, l’husky con cui viveva quasi in simbiosi. Le tante immagini di Leonardo e Aky abbracciati sono la migliore testimonianza della sensibilità del giovane e del grande amore che nutriva per gli animali, in special modo per i cani.
Ogni foto rivela la particolare intesa che c’era fra il giovane e il suo fido compagno. Due mesi fa Carpin era andato con Aky alla “Fiera dei Mussi” di Trebaseleghe e non aveva mancato di portarsi dietro anche la ciotolina di acqua per il suo cane.
La notizia della morte di Leonardo Carpin addolora non solo Massanzago, dove la famiglia è nota anche per il fatto che il papà Claudio è l’organista della chiesa e il direttore del Coro della parrocchia.
«È una tragedia per la piccola comunità di Sandono», dichiara il sindaco Stefano Scattolin. «Una morte cosi giovane e drammatica lascia sgomenti. Tanta vicinanza alla famiglia colpita nell’affetto più caro». Anche Santa Giustina in Colle è rimasta stordita dall’incidente che si è portato via il giovane.
È senza parole il titolare della Dimetal, la ditta dove il ventottenne era stato assunto come artigiano meccanico. «Lavorava da noi da un anno», si limita a dire l’uomo uscendo dall’azienda di via Commerciale. Ieri il giovane era diretto li, come ogni mattina. Mancavano poche centinaia di metri e sarebbe arrivato in ditta.
Solo il giorno prima Carpin era andato a pranzo al ristorante “Da Nino”, un locale accanto alla Dimetal. La notizia della disgrazia ha sconvolto i titolari e gli avventori. «Non possiamo davvero credere alla morte di quel ragazzo così simpatico e gentile», lo ricorda Liana, che giovedì lo aveva servito a tavola. «Era affabile e si intratteneva volentieri e fare due chiacchiere. Sempre sorridente e allegro. Ci dispiace veramente molto che la sua vita sia stata stroncata in modo tanto tragico».
Anche a Santa Giustina in Colle si attende che la famiglia decida la data del funerale di questo sfortunato giovane che ha perso la vita andando a lavorare.