Controlli nei locali e nelle sale giochi: multato un altro bar a Mantova
Non avrebbe rispettato gli orari di accensione delle slot. La polizia: «Così contrastiamo il fenomeno ludopatia»
Continuano i controlli nelle sale giochi della città e nei locali dotati di slot machine per verificare l’osservanza delle norme che regolano il gioco. Un bar, il Quadrifoglio di strada Dosso del Corso, è stato multato per alcune irregolarità amministrative, contestate subito agli esercenti, riferite all’installazione e al funzionamento degli apparecchi da gioco e al rispetto degli orari di apertura e chiusura dell’attività.
«Il rigoroso rispetto delle disposizioni normative in materia – afferma una nota inviata dalla questura – appare fondamentale in un’ottica di prevenzione e contrasto dell’odioso fenomeno della ludopatia e al fine di tutelare la tranquillità e il riposo dei cittadini».
L’attività è stata svolta negli ultimi giorni dal personale della polizia amministrativa della questura e della polizia locale che nei giorni scorsi hanno effettuato diversi controlli negli esercizi pubblici della città per verificare il rispetto delle disposizioni di legge in materia di attività commerciali.
A Mantova gli apparecchi possono funzionare dalle nove del mattino a mezzogiorno e di sera dalle 18 alle 23. I controlli della questura proseguiranno nei prossimi giorni, nell’ipotesi che il mancato rispetto degli orari di accensione possano riguardare altri locali pubblici. Il comune di Mantova, lo ricordiamo, nel gennaio scorso aveva approvato il nuovo regolamento che governa i luoghi e gli strumenti del gioco legale recependo l’ordinanza che limita gli orari di gioco a tre ore la mattina e cinque la sera. Queste regole si applicano sia alle sale gioco sia ai bar attrezzati con slot machine e apparecchi videolottery che non possono essere installati entro un raggio di cinquecento metri dai luoghi sensibili, quali scuole, asili, chiese, oratori, parchi e area Unesco. Le fasce orarie sono diventate la regola, così come le sanzioni amministrative in caso di inosservanza, fissate tra i 25 e i 500 euro. Sanzione più severa, la sospensione dell’attività da uno a cinque giorni, in caso di recidiva.