Case popolari, finanziati i lavori per rendere agibili 39 alloggi a Pavia
foto da Quotidiani locali
PAVIA. Saranno 39 gli alloggi popolari sistemati entro l’estate e destinati a chi non ha casa: al momento sono sfitte. Sul piatto il Comune ha messo circa 800mila euro, stanziati lo scorso luglio e recuperati attraverso l’avanzo di amministrazione per rispondere alla questione, scottante, dell’emergenza casa in una città dove si contano 591 richieste da parte di persone in forte difficoltà economica. Sono 838 gli alloggi comunali destinati all’edilizia popolare, 189 dei quali sfitti perché da sistemare.
Gli interventi previsti
Il piano lavori del Mezzabarba prevede una spesa complessiva di oltre 1 milione di euro da qui al 2024 per la ristrutturazione di 60 appartamenti, quasi 800mila la somma stanziata quest’anno, altri 270mila euro si spenderanno invece nel 2024 per sistemare una ventina di abitazioni. Intanto si inizia con questi 39 appartamenti, di varie metrature, distribuiti in diverse zone di Pavia. Verranno infatti sistemate le case di edilizia residenziale pubblica di via Fratelli Cervi, piazzale Crosione, via Reale, via Alzaia, via Ramazzotti, via Togliatti, via Scala e via San Giovannino.
L’assessore ai Lavori pubblici Antonio Bobbio Pallavicini parla di «risposta concreta all’emergenza abitativa» e avverte «che si era già provveduto ad appaltare una prima tranche e ora, dopo l’approvazione del progetto esecutivo, si procederà all’affidamento dei lavori di risanamento conservativo degli alloggi di via Fratelli Cervi, civico 16, via San Giovannino, civici 37 e 39, e piazzale Crosione, civici 14 e 16».
L’assessore aggiunge che «pur soggetti ai tempi della burocrazia e degli appalti, gli uffici stanno procedendo a ritmi serrati per sistemare 39 appartamenti e renderli assegnabili entro l’estate. L’amministrazione comunale ha destinato, attraverso l’applicazione dell’avanzo di amministrazione, durante la variazione di bilancio dello scorso luglio, una cifra significativa agli alloggi di edilizia pubblica. Risorse che ci consentiranno di intervenire per risanare case ora inutilizzate per via delle loro pessime condizioni. Richiedevano infatti lavori importanti di ristrutturazione per renderle abitabili e consegnarle alle famiglie che ne hanno necessità».
Impianti e caldaie
I lavori riguarderanno l’adeguamento degli impianti elettrici e idraulici e delle caldaie, la riparazione di serramenti interni ed esterni, la tinteggiatura. In alcuni casi bisognerà rifare pavimenti e rivestimenti, intonaci, sostituire i sanitari, eliminare le infiltrazioni. «Esiste un grave problema casa, acuito dalla difficile situazione economica che ha segnato pesantemente molti nuclei famigliari che non solo non riescono ad affrontare gli aumenti legati al caro energia e al carrello della spesa, ma che non sono più in grado di sostenere le spese d’affitto. Il Comune ha quindi deciso investimenti significativi per dare un segnale tangibile e risolvere, almeno in parte, l’emergenza».
Emergenza che ha numeri drammatici. Nel 2022 infatti sono stati autorizzati dal tribunale 1242 sfratti e ne sono già stati eseguiti 467. Nel 2021 erano state 1475 gli sfratti autorizzati, ma ne erano stati eseguiti il 10%, per il rimanente 90% si era trovato un accordo. —
Stefania Prato