A Mestre la fiaccolata contro il degrado. «Riprendiamoci la città»: ecco i gruppi che si mobilitano
«Riprendiamoci la città». È questo lo slogan della grande mobilitazione in atto a Mestre che coinvolge anche Marghera, e che sarà presentata oggi alle 11,30 in via Piave al civico 74, sede del gruppo di lavoro, un incontro durante il quale si spiegheranno i dettagli dell’assemblea pubblica in programma martedì 13 dicembre, nel patronato della parrocchia di Santa Maria di Lourdes di via Piave, per concessione del parroco, don Marco Scaggiante.
Fronte comune
Sono ben 16, tra comitati e associazioni, ad aver aderito all’iniziativa che vedrà successivamente il lancio di una marcia per la città. Si prevede una grande affluenza. L’obiettivo è proprio quello di dire “basta” a degrado, droga, violenza dilaganti, mediante progetti di sicurezza, rigenerazione urbana, welfare e servizi sociali.
Le idee e le richieste sono molte, ciascuno illustrerà la propria e l’invito, a tutti, è quello di «venire allo scoperto e «metterci la faccia».
I gruppi
Tra questi c’è Altobello in Cammino, che ha dato il via alle danze contattando moltissime altre compagini che si facevano portavoce dello stesso sentimento di insicurezza dei cittadini della propria zona. Ambiente Venezia, Giovani per l’umanità, gruppo che ha già organizzato proteste e cortei, e ancora il Gruppo di Corso del Popolo, via Aleardi e via Cappuccina, il gruppo di Lavoro via Piave e il gruppo Arcobaleno, sempre di via Piave.
E poi MargheraLibera&Pensante e Marghera 2. 0 e ViviAmo Marghera, dal momento che i problemi sono gli stessi e lo spaccio corre lungo i sottopassi che uniscono le due parti di città.
In prima linea Mestre Occi sulla Città, Panchina Calda, Piazzale Cialdini, Società della Cura Venezia, Viva Petrosto e Viva Piraghetto. Ma anche la Venice Banga School. La protesta, insomma, non ha colore e riguarda tutta la città.
Maxi petizione
Nel frattempo, a quattro giorni dall’assemblea pubblica che per la prima volta coinvolgerà ben sedici associazioni, sono state depositate in Comune e presto arriveranno anche a prefetto, questore, senatori e ministero, ben 1631 firme raccolte tra negozi, attività produttive, esercizi pubblici dell’asta che va da via Bembo a via Cappuccina passando per via Piave.
Una petizione in 22 punti, nella quale si chiede la chiusura anticipata dei negozi che vendono alcolici – non tutti – ma anche poliziotti di quartiere, presidi di forze di polizia, e ancora illuminazione pubblica.
Fiaccolata
A partecipare anche la Venice Bangla School con Kamrul Syed e Prince Howlader, di Youths ForHumanities, Giovani per l’Umanità, gruppo che ha già radunato giovani e stranieri, molti dei quali bengalesi, per chiedere sicurezza.
L’idea, che alcuni stanno portando avanti, infatti, è quella di organizzare un corteo-fiaccolata che attraversi tutta la città. Il primo appuntamento, però, è la grande assemblea pubblica di martedì prossimo