Rugby, il Benetton esce sconfitto da Parigi: lo Stade Francais vince 24-14
Pazzesco. Neanche il punto di bonus, gettato via in un inopinato finale di follia. Al minuto 62, i Leoni erano in vantaggio e fino a 3’ dalla fine hanno avuto persino tre palloni per vincere, sprecandoli incredibilmente nei 22 avversari, uno quasi sotto i pali con l’ovale schizzato a mo’ di pallina da flipper sulla pulizia di Maile, debuttante con meta. Poi la beffa. Ingiusta, quanto si vuole, ma è mancata la gestione, dopo essere andati al riposo con enormi rimpianti per due limpide azioni meta sfumate all’ultimo passaggio su Watson.
Prima frazione scandita dai penalty: Treviso difende con grinta, non lascia varchi e quando può mette pressione allo Stade non proprio impeccabile. Di qui il primo vantaggio dopo che Cross ha sanzionato per muro la maul parigina che pure aveva sfondato con Peyresblanques. Odogwu si fa braccare sotto i pali dopo bel rovesciamento di Padovani, e Umaga firma ilo 0-3, quindi turnover provvidenziale del pack sulla linea di meta, peccato che Menoncello e Tetaz sbattano sul muro in rosa nella prima vera incursione vera nei 22 di casa. Spicca il lavoro pulito e sostanzioso di Ratave, mentre continuano i falli del XV in rosa: ingenuo il fallo del georgiano Abramishvili che dà a Umaga la possibilità di raddoppiare (0-6). Lorenzo Cannone strappa su Arrate in rotolamento sospetto, ma sulla controruck orgiana Cross vede un tenuto trevigiano, e Barrè accorcia, ma il secondo quarto si colora del blu dei Leoni.
Se Barrè non mettesse piede fuori, Watson andrebbe in meta su grandissima pressione seguito a un divino calcetto di Umaga, poi si perde palla nella carica sotto i pali. Umaga rimedia un placcaggio durissimo da Tui, ma Ratave riporta su palla, Garbisi non calcia sempre in modo adeguato ma la squadra c’è, si batte nell’uno contro uno. E al 32’, Umaga raddoppia i centri, sovrannumero chiaro, palla per Watson che manca l’aggancio, a meta spalancata. Da mangiarsi le dita... Al 35’, il bis, anche questo sterile: stavolta è Padovani che manca l’assist finale. C’era comunque il vantaggio e Umaga capitalizza per il 3-9 del riposo che è dolceamaro. Al rientro, scippo francese ma risposta del pack dei Leoni, che prende calcio a favore in spinta. Mattoni di fiducia, ma poi un sontuoso break di Menoncello alimentato da Garbisi non trova seguito, calcio contro.
Treviso ha fiducia, gioca persino dai 22, e non male, ma manca sempre il cinismo. Ratave brilla, fa metri,ma è Lucchesi a salvare su break profondo delle terza di casa. Il Benetton ringrazia Coville due volte pasticcione. Ma il primo guaio per Treviso arriva al 52’: palla riconquistata in difesa, pessima liberazione, Medgoud si inventa un chip che beffa la difesa scompaginata, quindi fugge a Mgabrisi e Menoncello:10-9. Treviso accusa il colpo, ma lo Stade non ne approfitta, Anzi, i Leoni tornano in attacco, ma Odogwu scippa palla a Riera. È l’antipasto dell’assalto del pack, che dopo break di Ratave e Menoncello corona la penaltouche con lo sfondamento di Maile, deb e felice. Umaga spreca il +6: 10-14.
Ci sarebbe da gestire, ma Treviso regala: innuocuo e sbilenco up and under di Barrè, Umaga schiaffeggia per Hall, campo aperto e può servire Ward. Da non credere. Buon che lo stesso Ward inciampi su se stesso. Treviso ha ancora energia, si getta in avanti, da applausi: ma un calcio contro e la ruck scialata stoppano i Leoni. E Albornoz chiede troppo a se stesso, lo Stade lo bracca, espropria l’ovale e lancia Etien in bandierina. Beffa delle beffe.