Turkish Airlines Euroleague #Round12 2022-23: 9 dicembre 2022, il massacro di San Siro. L’Olimpiacos rifila 46 punti ad una Virtus Segafredo Bologna inqualificabile

Pireo, 9 dicembre 2022 – Al Peace And Friendship Stadium è andata in scena la replica, grazie al cielo in versione cestistica, del massacro di San Valentino del 1929. Troppa la differenza in campo in una partita che è durata 8 minuti e 40 secondi.

Non ci sono parole ripetibili per descrivere la partita di questa sera, e allora usiamo i numeri: 159 a 59 la valutazione, +230 il +/- a favore dei Pireoti, 20 palle perse per i bolognesi, 33 assist, record condiviso, per i biancorossi, insomma una non partita. 

Le bombe iniziali di Canaan, che deve avere un conto aperto con i virtussini, del solito immenso Vezenkov, i minuti di onnipotenza di Tarik Black hanno chiuso nel primo quarto un match che praticamente non è mai esistito. Una Virtus confusa, sorpresa dall’aggressività degli avversari, non è mai riuscita ad entrare in partita firmando la sua peggior prestazione europea di ogni tempo. Se fino ad ora, partita col Partizan a parte, la Segafredo aveva dato l’impressione di poter calpestare i parquet di Eurolega, questa sera ha dato l’impressione di essere un’intrusa, una clandestina che si è intrufolata in una festa dove non era invitata e dove non aveva le carte in regola per poterci stare.

Che non sarebbe stata una partita facile si sapeva fin dalla vigilia, ma crollare così è stato oggettivamente troppo, alla figuraccia tecnica si sono aggiunti anche gli infortuni di Ojeleye, pare un risentimento al polpaccio, e di Pajola uscito con la spalla bloccata dopo un colpo fortuito.

Dopo la sconfitta contro i bicampioni dell’ Efes dell’ 11a giornata, l’ Olimpiacos non si è fatta sfuggire l’occasione per riprendere la marcia verso una delle prime quattro posizioni e, vista la qualità del gioco messa in campo questa sera, il traguardo non sembra irraggiungibile.

In casa Virtus ci sarebbe la tentazione di fare proprio il motto del compianto Gino Bartali: ji è tutto sbagliato, ji è tutto da rifare, ma buttare via il lavoro fatto fino ad ora sarebbe un errore, ma è chiaro che qualcosa vada cambiato, soprattutto nell’atteggiamento che questa sera è stato veramente incommentabile. L’unica nota positiva della serata, se così si può dire, è che anche giocando al proprio meglio questa sera non sarebbe stato possibile portare a casa un risultato positivo, oltre all’oggettiva maggiore caratura l’ Olimpiacos ha trovato una di quelle partite dove tutto, ma proprio tutto, va per il verso giusto, dalla bomba di tabella di Larentzakis a quella allo scadere di terzo quarto di Walkup, oppure al canestro carpiato in giravolta allo scadere dei 24 secondi da parte di Vezenkov.

Ora è il caso che in Via dell’Arcoveggio tutti i componenti della Virtus, staff tecnico, società e giocatori, si facciano un bell’esame di coscienza e facciano in modo che figure del genere no ricapitino più, perchè perdere una partita ci sta, la faccia no, 88 anni di storia lo chiedono, anzi lo pretendono.

Highlights

Spogliatoi:

Olimpiacos Piraeus vs Virtus Segafredo Bologna 117-71

Parziali: 31-15; 30-20; 23-20; 33-16

Pagelle

Thomas Walkup 7,5: inizia non dando respiro agli avversari e asfissia ogni dirimpettaio gli si presenti davanti.

Isaiah Canaan 7,5: da il via alla sparatoria che mette subito KO la Segafredo, evidentemente non gli piace il caffè.

Michalis Lountzis 6: entra a partita abbondantemente finita, ma si iscrive alla gara mettendo punti a referto.

Giannoulis Larentzakis 7: anche a partita abbondantemente finita pressa tutto ciò che gli passa vicino, mette pure una bomba di tabella non dichiarata, seratona.

Moustapha Fall 7+: dopo un primo tempo sonnacchioso nel terzo quarto spazza via tutto ciò che gli capita a tiro, dominante.

Kostas Sloukas 7: dispensa 15 minuti di magistero regalando anche 7 assist, la classe non è acqua.

Sasha Vezenkov 8,5: è l’MVP di questo scorcio di Eurolega, dopo la splendida scorsa stagione inanella grandi prestazioni una via l’altra, da stropicciarsi gli occhi, un rilascio così veloce senza abbassare mai la palla non lo ricordo.

Kostas Papanikolaou 5,5: il meno incisivo dei suoi, ma stasera non serviva.

Joel Bolomboy 6,5: impiegato soprattutto nel secondo tempo non fa calare l’intensità, anzi. Prende anche una brutta botta in faccia, ma si rialza come se nulla fosse, unbreakable.

Alec Peters 7,5: fa rifiatare il più blasonato Vezenkov, ma non lo fa rimpiagere, al massimo stagionale per punti e minuti.

Tarik Black 8: anche lui al massimo stagionale per punti, minuti e valutazione, dà la spallata definitiva alla Virtus a fine primo quarto.

Shaquielle Mckissic 7,5: come tutti i compagni fa semplicemente quello che vuole.

Nico Mannion 4,5: entra in campo, a partita già abbondantemente compromessa, e si adegua al livello dei compagni, non un guizzo, non un tiro, ma tante palle perse.

Alessandro Pajola 5: gioca poco causa infortunio alla spalla, ma nei pochi minuti in campo non riesce a dare quello che può.

Ismael Bako 4: i numeri sembrerebbero non condannarlo, ma nell’inizio difensivo tragico della squadra bolognese c’è molto del suo, ancora è un pesce fuor d’acqua, chiaramente senza che i compagni tengano un palleggio è più complicato.

Mouhammadou Jaiteh 4: frenato subito dai falli, ad inizio terzo quarto viene mangiato e digerito dal connazionale Fall.

Iffe Lundberg 3,5: è in momento di down preoccupante, quello che fa più pensare è che sembra impaurito, anche questa sera si è preso due soli tiri, la Virtus non può fare a meno del suo apporto offensivo.

Tornike Shengelia 5: al suo rientro almeno ci prova, non può chiaramente essere al massimo della condizione, ma almeno le sue iniziative prova a prendersele.

Daniel Hackett 5: prova a giocare anche a buoi scappati, l’orgoglio ce lo mette sempre, stasera poco altro.

Jordan Mickey 4: lezioso, impalpabile, è stato preso per dare solidità, ma stasera sembrava un farfallone amoroso.

Kyle Weems 4: viene travolto dalla partita, sembra fare sempre più fatica ad un livello per lui ancora molto ostico.

Semi Ojeleye 5,5: al rientro dall’influenza si fa male quasi subito, è in campo durante la tempesta iniziale.

Milos Teodosic 4,5: messo in campo per provare a salvare la baracca è l’osservato speciale della difesa greca che non gli fa sconti, come non glene fa, come sempre, l’ineffabile Borys Rizhyk, qualche lampo di classe lo ha dispensato anche stasera, ma non è abbastanza.

Isaia Cordinier 5,5: il meno peggio della compagnia, la voglia ed i mezzi atletici li mette sempre in mostra, magari provare a farlo giocare da due contro queste corazzate lo aiuterebbe, avendo a che fare con pari stazza chissà cosa riuscirebbe a sprigionare.

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