Dolomiti Bellunesi, il dg Piazzi fa il punto sul mercato con tre in partenza
L’INTERVISTA
Gianluca Da Poian
Le ambizioni del girone di ritorno? Saranno condizionate dai risultati contro Portogruaro e Montebelluna. Ne è convinto il direttore generale Luca Piazzi, interpellato all’indomani del pareggio 2-2 incassato in rimonta contro la Luparense. Il classico punto guadagnato o due persi, a seconda se si prediliga la soddisfazione di impattare in casa di una big o il rammarico di non aver gestito il doppio vantaggio esistente sino al minuto 78.
In chiave mercato, lo stesso dirigente della Dolomiti Bellunesi annuncia che il difensore Andrea Conti ha domandato di valutare la sua cessione ed è questo il motivo della ricerca di un centrale. La società sta vedendo se sarà possibile accontentare il ragazzo, che peraltro ha giocato titolare a San Martino disputando una buona prestazione, in linea con altre ben affrontare quando chiamato in causa. Il tecnico Zanin sembra comunque prediligere la coppia centrale formata da Alari e Sommacal, ragion per cui occorre un rinforzo dietro.
Poi bisogna far incastrare tutti i tasselli e al momento il giocatore ex Gelbison rimane a tutti gli effetti a disposizione. Ma il mercato non è concluso.
Direttore, conferma queste voci sul desiderio di Conti di cambiare aria?
«Il ragazzo ha espresso tale desiderio, nonostante nella nostra idea di costruzione della squadra lui sia un giocatore importante. È un 2000, quindi proiettabile anche in un ragionamento futuro. Ora non coglie la piena fiducia e di conseguenza cerchiamo sul mercato un difensore centrale».
Casella e Saccon sono stati liberati?
«No, ma la situazione non cambia. Casella andrà via, mentre Saccon dipenderà dall’eventuale individuazione del sostituto».
Alex Cossalter non sta attraversando un momento felicissimo e in più ora la presenza lì davanti di Fernandez può limitargli in modo ulteriore lo spazio.
«In attacco la concorrenza è aumentata, ma nel suo caso parliamo di un ragazzo grado di ricoprire diversi ruoli. Ha pagato un po’ le turbolenze dovute alle modifiche del sistema di gioco, ma forse adesso come adesso l’unico suo bisogno è ritrovare gol e fiducia».
La Dolomiti Bellunesi come sta?
«Un po’ di rammarico c’è, pur avendo totalizzato cinque punti tra Cjarlins, Clodiense e Luparense. E parliamo di due formazioni con ambizione di vincere il campionato, oltre ad una al momento indietro in classifica però comunque forte. Eppure in Friuli abbiamo fallito un rigore nel recupero e domenica la vittoria ce l’avevamo quasi in mano. È questo che dispiace, ma stiamo dimostrando il nostro valore».
Portogruaro sabato a Sedico, poi mercoledì 21 trasferta a Montebelluna. Entrambe hanno 15 punti, solo tre in meno…
«Saranno gare diverse rispetto alle ultime. La tipologia di avversario ci imporrà di proporre noi il gioco e forse sotto tale aspetto va ancora compiuto un passo in avanti. La gestione del pallone è stata un po’ il difetto anche nel secondo tempo contro la Luparense. Occorre evitare insomma il ripetersi di gare come quella contro il Levico, mettiamola così».
Se non altro, reti della Luparense a parte, siete cresciuti in fase difensiva.
«Sono stati mesi di rivoluzione completa, compresa quella tecnica di fine settembre. La squadra sta ritrovando fiducia e a me piace, in quanto dispone di interessanti potenzialità. Sono ancora convinto la nostra classifica ci consenta di guardare con ambizioni diverse ai prossimi mesi, una volta al sicuro. Queste due ultime sfide dell’andata conteranno parecchio».