Ivrea, Tecnau investe sulle nuove leve: dieci allievi come apprendisti
IVREA. Dopo un inizio titubante 5 anni fa il progetto di apprendistato proposto da Tecnau, in collaborazione con alcuni istituti tecnici di Ivrea, si è rivelato un successo e ad apprezzarlo sono soprattutto gli studenti che hanno modo di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti a scuola.
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Tecnau, multinazionale di Ivrea nel settore dell’automazione industriale e della stampa digitale, con sedi in Svezia e Stati Uniti, ha iniziato nel 2017 il progetto di inserimento in azienda di apprendisti tra i 17 e 23 anni.
«Abbiamo avviato questa collaborazione partendo dall’idea del professor Agati dell’istituto Olivetti di Ivrea - racconta l’ingegnere Giuliano De Marco, referente del progetto. - Si tratta di una collaborazione che prevede l’inserimento in azienda agli ultimi anni del percorso di studi attraverso l’alternanza scuola-lavoro.Questi progetti molto comuni in altre nazioni e quest’anno siamo arrivati al record massimo di personale inserito, ovvero 10 ragazzi in diversi ambiti aziendali: dal montaggio elettrico e meccanico allo sviluppo di software. Se all’inizio avevamo tanti dubbi e perplessità, ci siamo presto dovuti ricredere: abbiamo anche noi imparato a lavorare con i ragazzi, cambiando il modo di pensare secondo cui una figura che non conosce ancor il mestiere possa risultare un peso per i lavoratori esperti. Ciò che ci stupisce di più è la gran voglia di imparare e lavorare dei ragazzi, che sono tutti bravissimi. Alcuni scelgono di venire a lavorare da noi anche in estate».
Dal 2017 ad oggi sono 22 i giovani coinvolti in questo progetto: «Una parte di questi ragazzi è stata anche assunta. Tra tutto il personale inserito, al termine del percorso di formazione, il 50% è stato assunto a tempo indeterminato, mentre altri hanno deciso di proseguire gli studi e altri ancora hanno scelto di prendere un’altra strada - commenta De Marco. - Inoltre, un gruppo di quattro giovani ha avuto la possibilità di passare un mese lavorando nella nostra consociata in Svezia, in collaborazione con un gruppo internazionale, grazie al progetto Erasmus e all’aiuto del professor Poletti dell’Olivetti».
Gli studenti, che hanno modo di imparare un mestiere e capire se sarà di loro gradimento, hanno anche il vantaggio di essere retribuiti: «I giovani hanno uno stipendio per i due anni di durata del progetto per le ore che lavorano in azienda, poi hanno la possibilità di scegliere se proseguire con un’assunzione. Sappiamo che spesso il lavoro in azienda non è la meta preferita di laureati e diplomati così, grazie a questa iniziativa, noi abbiamo la possibilità di selezionare profili preparati e i ragazzi di mettere a frutto la preparazione tecnica appresa a scuola. Abbiamo anche partecipato a un concorso della Camera di commercio italo-tedesca, in gara con aziende del calibro di Allianz ed Enel, e siamo stati invitati a parlare di questa iniziativa a un incontro di Io lavoro a Torino in collaborazione con l’istituto Olivetti», conclude De Marco.