Teleriscaldamento a Voghera, in mille pagano a rate: «Ora è troppo caro»
foto da Quotidiani locali
Voghera. Mai accaduto nella più che ventennale storia del teleriscaldamento a Voghera: praticamente tutte le mille famiglie che abitano nel centinaio di condomini collegati (oltre all’ospedale, la casa di riposo Pezzani, le scuole Dante, Plana, il liceo scientifico, le scuole Benedettine, il centro natatorio Dagradi, il centro Adolescere, il Duomo di Voghera, il municipio oltre a diverse utenze commerciali) hanno chiesto e ottenuto di rateizzare la bolletta. E gli amministratori di condominio lanciano l’allarme: il teleriscaldamento non è più conveniente. Pesano gli aumenti tra il duecento e il trecento per cento dei costi del servizio che, quando era partito, era ritenuto vantaggioso. E tutte le utenze chiedono di rateizzare la spesa. Uno scenario nuovo rispetto al passato che deve essere assorbito dai bilanci aziendali di Asm. Le entrate sono a rate, ma il gas si deve pagare tutto e subito. «Non è una situazione positiva – spiega Maurizio Cuzzoli, il direttore generale di Asm – anche perché dobbiamo pagare in anticipo le forniture. Siamo in balìa degli incassi. Purtroppo c’è la tendenza a chiedere le rate su tutte le spese. Ci adeguiamo e cerchiamo di limitare i disagi ». Ma gli aumenti pesano. Lo conferma Marcello Foresta, presidente del Comitato amministratori Oltrepo. «La situazione è al limite del drammatico per il teleriscaldamento – dice – Mediamente su un conto riscaldamento da saldare da 15mila euro, dobbiamo preventivarne altri 45/50mila da raccogliere Le famiglie devono sopportare rate che vanno dai 470 euro ai 700 euro. In passato per loro la gestione di queste spese a condomino si aggirava sui 3.000, 3.300 euro: adesso si arriva anche a 7mila. Se le cose non cambiano il teleriscaldamento sta diventando un onere dopo essere stato un’opportunità per Voghera».
I pro e i contro
«Purtroppo – conferma il direttore – l’andamento del prezzo del gas non ci aiuta. A settembre e ottobre si era registrato un calo. Ma erano i mesi in cui la temperatura esterna certo non spingeva i consumi . Da novembre il costo è tornato a salire e prevediamo che a gennaio le tariffe non miglioreranno anche se cerchiamo di trovare la maggior convenienza». Il teleriscaldamento è adesso nel mirino. «Eppure è rimasto a lungo nettamente il sistema più vantaggioso – ribatte il direttore Cuzzoli – Non si deve dimenticare come i condomini collegati non hanno più la centrale termica con tutte le spese di manutenzione connesse alla gestione dell’impianto vecchio stile». Eppure per gli amministratori di condominio diventa difficile sostenere il disagio di famiglie e pensionati che devono ogni mese destinare metà del reddito per il riscaldamento.
«Ma il tavolo?»
E su questo contesto pesa il rischio che si ripetano i due casi di distacchi del riscaldamento o dell’energia elettrica per morosità prolungata . «Non abbiamo casi segnalati al momento» dice Cuzzoli. Foresta, da parte sua rilancia l’appello per l’istituzione in Comune di un tavolo in grado di monitorare dove si corra il rischio di lasciare la gente al freddo. —