Il “Natale Sub” a Trieste torna sott’acqua con una cerimonia inedita
foto da Quotidiani locali
TRIESTE. L’idea di partenza - in vista dell’edizione numero 46 in programma ieri mattina - era quella di far rivivere l’appuntamento nella sua versione “integrale”. Gli organizzatori del “Natale Sub”, la storica manifestazione curata dal “Sub Sea Club Trieste”, hanno provato a riportare sul campo il loro antico progetto, fatto di partecipazione popolare, immersioni di gruppo, accorati ricordi dei caduti in mare e presenze “collaudate”. Dopo un paio di stagioni condizionate dalle restrizioni imposte dalla pandemia, la giornata di Santo Stefano è stata “colorata” solo in parte dai temi del canovaccio più classico, passando però alla storia per aver “regalato” un’edizione a propria volta inedita.
[[ge:gnn:ilpiccolo:12433344]]
L’appuntamento sulle Rive non ha potuto infatti contare sull’apporto di due dei suoi tradizionali attori: il vescovo e il sacerdote-sub sotto la campana di vetro. Monsignor Giampaolo Crepaldi è stato fermato da un attacco influenzale, che ha impedito all’arcivescovo, per la prima volta, di presenziare al “Natale Sub”, e questo proprio nell’ultimo anno del suo mandato diocesano a Trieste. Don Francesco Pesce invece ha partecipato a “mezzo servizio”.
Il prete dotato del brevetto di sub si è limitato quest’anno alla celebrazione della Santa Messa senza immergersi, evitando, anche lui per problemi di salute, la lettura dell’omelia all’interno della campana di vetro a cinque metri di profondità davanti a Scala Reale e piazza Unità. A surrogare il “forfait” di don Pesce ci ha pensato così una giovane sub del Circolo Ghisleri, Linda Primossi, scesa sul fondale per “animare” in prima persona la lettura del messaggio di Natale redatto da Crepaldi, fase questa trasmessa in diretta sullo schermo gigante allestito per l’appunto all’esterno, sulle Rive. Una ventina abbondante i sub in azione, in rappresentanza di una dozzina di circoli della regione, i quali sono tornati così a “respirare” le condizioni del mare, la cui temperatura, attorno alle 11.30 di ieri, registrava non più di 11 gradi.
[[ge:gnn:ilpiccolo:12433214]]
Prove tecniche di normalità, insomma, dopo un paio di stagioni vissute a “secco”, e con la parentesi assoluta costituita dalla stessa Primossi. Al “Natale Sub” 2022 non ha voluto invece mancare il sindaco Roberto Dipiazza, ieri attivo anche in veste di cerimoniere. La manifestazione ha riservato infatti pure una vetrina ai giovani della squadra pre-agonistica di motonautica del Club del Gommone, al cui interno figura il triestino Marco Zappa, non ancora diciottenne, giunto quest’anno terzo nella Formula Junior Elite e primo in una prova del campionato italiano di Match Race Giovanile. Il senso del “Natale Sub” si esprime tuttavia maggiormente con il valore della memoria dei caduti nelle attività legate al mare. Ieri è stato anche il momento del ricordo di Wolfrang Galletti, il palombaro triestino deceduto due anni fa nelle acque dell’Angola durante un intervento da “operatore tecnico altofondaista”, a circa 80 metri di profondità