Violenza domestica, in aumento i casi nel Mantovano
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foto da Quotidiani locali
Arrivati alla fine dell’anno è tempo di bilanci, e così Giannina Roatta, questore di Mantova, ha illustrato l’attività svolta dalla polizia nel corso del 2022, nel Mantovano. L’anno è iniziato ancora con la pandemia, poiché nonostante la campagna vaccinale in corso, i casi di Covid erano molti. Le restrizioni erano in parte presenti, per cui la polizia ha continuato a svolgere controlli sul rispetto delle normative anti-contagio, come nei due anni precedenti.
«Non abbiamo fatto nemmeno in tempo ad uscire dalla pandemia, che subito siamo entrati in un’altra situazione drammatica: la guerra in Ucraina – spiega Roatta – C’è stata una grande solidarietà e molto collaborazione soprattutto con la curia, che ha dato un tetto ai tanti immigrati ucraini. Anche l’ufficio immigrazione ha fatto un grande lavoro».
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Nel 2021 sono arrivati a Mantova circa 630 ucraini, mentre nel 2022, a causa della guerra, il numero è triplicato, arrivando fino a 1.849. L’attività della polizia del 2022 si è concentrata anche sulle pratiche di rilascio passaporti, che sono aumentate rispetto ai due anni precedenti. I motivi sono due: il primo riguarda sicuramente il Covid, poiché a causa delle restrizioni non era possibile viaggiare, e il secondo ha a che fare la con Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Non essendo più in Europa, non è più sufficiente la carta di identità per accedervi. Nel 2022 la questura ha rilasciato 12mila passaporti, mentre nel 2021 poco più della metà, 6.700. Nel 2020 invece, circa 8mila.
«Vista la grande richiesta sono state fatte quattro giornate di apertura straordinaria dell’ufficio passaporti, ma la risposta in realtà non è stata soddisfacente – sottolinea Roatta – Abbiamo stentato a coprire i posti in più disponibili». Infine, nel corso dell’anno la polizia è stata impegnata nel controllo del territorio di Mantova e provincia. Nel 2022 sono stati effettuati 18.700 controlli solo da parte della questura, mentre sono più di 38mila i controlli effettuati in generale da polizia ferroviaria, stradale, postale ecc. I dati sull’incidenza dei reati nel 2022 sono stabili rispetto al 2021. Nell’anno che sta per finire sono stati 3.550. Dati stabili anche in materia di stupefacenti, mentre sono in aumento le lesioni dolose.
«Com’è che si diceva durante la pandemia? Che saremmo diventati tutti più buoni. Ecco, direi che non è andata proprio così» aggiunge Roatta. Per quanto riguarda la violenza domestica, nel 2022 sono stati 45 i codici rossi «e il fenomeno non dà segni di decrescita – spiega Roatta – è vero che ora le donne hanno acquisito più consapevolezza rispetto al passato, ma c’è ancora molto sommerso. Non ci sono troppe differenze tra nazionalità, erano di più anni fa, ma spesso le donne straniere sono sole, mentre quelle italiane hanno tutti i familiari vicini e tanti amici». Dopo il 2020, anno di scoppio della pandemia, e il 2021 in cui il Covid ha continuato a tenere in scacco il mondo, il 2022 si è concluso con la guerra in Ucraina e la crisi energetica. «Speriamo che il 2023 sia un anno di ripresa e che prevalga un sentimento di vicinanza a coloro che sono più in difficoltà. Auguro a tutti i cittadini un buon inizio di anno» conclude il questore Roatta.