L’avvocato arbitro fa carriera nell’Aia:  Alberto Gaz  nel Collegio probiviri

A marzo dell’anno scorso era arrivava la nomina nella procura federale dell’Aia. Il 30 dicembre gli arbitri lo hanno promosso a presidente del Collegio dei probiviri nazionali. È una rapida carriera dirigenziale quella intrapresa dall’avvocato feltrino Alberto Gaz della sezione Aia di Belluno.

L’associazione italiana arbitri, investita recentemente dalla bufera legata all’arresto di Rosario D’Onofrio, il procuratore capo dell’Aia, dimessosi dopo l’arresto con l’accusa di traffico di droga e dimessosi, si è trovata a gestire un momento assai difficile, culminato con le dimissioni del 18 dicembre del presidente degli arbitri, Alfredo Trentalange. Per avviare una revisione dell’associazione, il comitato nazionale dell’Aia ha dunque nominato il Collegio nazionale e tutti i Collegi regionali dei probiviri, nuovi organi di verifica interna dell’associazione.

Si tratta del primo effetto della recente riforma che gli arbitri si sono dati con l’approvazione del Consiglio federale della Figc. La notizia è certamente una gratificazione personale per l’avvocato Gaz e per l’intera sezione Aia di Belluno, ma è accolta con grande orgoglio anche alla Comunità di Villa san Francesco e dalla Cooperativa Arcobaleno dove Gaz collabora da oltre 25 anni, è attualmente vicepresidente della cooperativa Arcobaleno nonché componete dell’ufficio legale unitamente agli avvocati Enrico Gaz e Stefano Canal.

Per Alberto Gaz, ormai ai trent’anni di tessera Aia, un altro incarico di rilievo, segno della considerazione di cui gode in seno all’associazione. Tanti anni trascorsi sui campi ad arbitrare e ora un altro arbitraggio, forze ancora più difficile tra faldoni e pratiche.