Pallacanestro Trieste, il presidente de Meo: «Una crescita a step, un’arena da valorizzare e un look internazionale»
foto da Quotidiani locali
TRIESTE Una visita a Trieste per un altro passo avanti nel progetto. Per la prima volta domenica rappresentanti della nuova proprietà assisteranno a una partita all’Allianz Dome.
Saranno in tribuna il presidente Richard de Meo e il socio ed ex star del football americano Connor Barwin. De Meo è a Trieste già da sabato e si tratterrà anche domenica per una serie di incontri. Fitta l’agenda e ricca di argomenti che verranno affrontati di persona.
Come riuscite a tenervi in contatto con la Pallacanestro Trieste dagli Usa?
Seguiamo le partite online quando da noi è mattina, accanto alle nostre famiglie. Sono diventati tutti tifosi biancorossi ormai. Abbiamo attivato gruppi whatsapp sia con lo staff tecnico che con la componente amministrativo, ci sono telefonate quasi ogni pomeriggio.
Contatti che presumibilmente si sono intensificati in questi giorni per parlare di mercato.
C’è un bilanciamento tra il supporto che possiamo dare e la grande fiducia che abbiamo nell’operato e nelle scelte di Mario Ghiacci e Marco Legovich. Le dinamiche del mercato cambiano velocemente e noi dobbiamo sempre trovare il modo di reagire. Da parte nostra cerchiamo di fornire un valore aggiunto operando negli Usa e segnalando eventuali opportunità.
Questi triestini saranno due giorni pieni di appuntamenti. Quali sono le priorità?
Innanzitutto il desiderio di assistere direttamente a una partita con il nostro pubblico. E, per giunta, una partita importante.
Potrete vedere l’Allianz Dome con il suo calore. Ma è facile immaginare che di Palasport si parlerà anche lunedì incontrando il sindaco Dipiazza.
L’Allianz Dome e la sua gestione rappresentano un argomento di estrema importanza. Noi abbiamo una mentalità americana e negli Usa l’arena per un team sportivo è fondamentale. Si cerca di valorizzarla, migliorandola, arricchendo lo spettacolo e la fruibilità per gli spettatori.
Incontrerete anche gli sponsor. Solo quelli già esistenti o anche nuovi possibili partner?
Entrambi. Vogliamo raffinare il rapporto con gli sponsor locali e ci fa piacere farlo di persona.
E per quanto riguarda sponsor a più ampio raggio?
Siamo vicini a chiudere un accordo con un’agenzia internazionale proprio per contattare sponsor di grandi dimensioni attraendo investitori sul mercato Usa ma anche europeo. La storia di questa città e di questo club hanno già catturato attenzioni. Io mi ritengo una persona impaziente e vorrei che tutto venisse definito velocemente ma ogni cosa ha i propri tempi.
Intanto si è letto anche sulla stampa Usa del progetto Pallacanestro Trieste. Ci sono stati riscontri?
Abbiamo ricevuto buoni feedback. L’ecosistema degli investimenti nello sport è relativamente piccolo eppure abbiamo ricevuto segnali di interesse sia per questo progetto che per future iniziative di Csgi (Cotogna Sports Group Italia).
Sono in programma visite a Trieste?
Nelle prossime settimane ci saranno tappe triestine sia da parte di soci di Csgi - il prossimo sarà il cardiologo John Jeffries - che di altri soggetti interessati.
Nelle vostre dichiarazioni sottolineate l’appeal di Trieste. Come pensate di valorizzarlo?
A vari livelli. Partiamo dalle maglie, ad esempio. Collaborando con la Bureau Borsche, un punto di riferimento nel design sportivo. In Italia l’azienda tedesca ha realizzato le maglie del Venezia Calcio e il logo dell’Inter. Una scelta di alto profilo che vuole portarci in un’altra dimensione per attrarre sempre più attenzione su Trieste. Il 96% delle vendite delle divise del Venezia Calcio è avvenuto fuori dall’Italia, quel design è riuscito a imporre il Venezia sul mercato internazionale.
Domenica andrà negli spogliatoi a parlare alla squadra prima della gara?
No, mi sistemerò in tribuna. Non lo farò perché rispetto e ho fiducia in quello che fa e dice alla squadra Legovich. Magari il mio Connor Barwin vorrà incoraggiare a modo suo i ragazzi ma lui è uno sportivo. Non nascondo di essere emozionato pensando al calore dell’Allianz Dome.
L’obiettivo della stagione rimane la salvezza?
Ci attendono partite importantissime. Ora in casa con Treviso, poi a Brescia e dopo ancora Reggio Emilia qui. Sarebbe bello rilassarci. Pensiamo a fare del nostro meglio per conquistare la salvezza prima possibile.
La parole Eurolega nelle vostre dichiarazioni è una suggestione che fa sognare i tifosi.
Non smentiamo quelle parole ma dobbiamo essere tutti consapevoli che per consolidare bisogna costruire passo dopo passo. Noi siamo ambiziosi avendo una mentalità Usa e lavoriamo per arrivare in alto ma lo dobbiamo fare per fasi e in un modo sostenibile. Abbiamo un progetto e vogliamo rafforzarlo gradualmente. Il primo step è il mantenimento della categoria e il consolidamento della nostra realtà. Abbiamo volontà, pazienza e fiducia. —
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