Il Financial Times racconta Trieste da Joyce alla Stazione Rogers
foto da Quotidiani locali
TRIESTE Un ampio approfondimento su Its, International Talent Support, l’evento dedicato ai giovani talenti della moda, e un giro tra le vie della città, per scoprire storia, cultura, enogastronomia e alcune curiosità. La testata internazionale “Financial Times” pubblica un lungo articolo su Trieste, visibile nell’edizione online, a cura di Lee Marshall, con le foto di Camilla Glorioso.
Si comincia con Barbara Franchin, presidente e direttore artistico di Its, che ricorda come il premio si sia «affermato come un’importante piattaforma di scouting per talenti emergenti» e che «sta ora allargando i suoi orizzonti, aiutato dai finanziamenti del Friuli Venezia Giulia. Ad aprile, la fondazione aprirà Its Arcademy, Museo dell’Arte nella Moda».
Tra le righe si parla anche del legame di James Joyce con la città, e si citano Italo Svevo e Umberto Saba. «Trieste era un fiorente crocevia etnico, finanziario e culturale – si legge –. Dopo la seconda guerra mondiale, però, Trieste si trovò alla fine di uno stretto corridoio di terra circondato dal territorio jugoslavo. Vista da Roma, divenne “la città in fondo a destra”».
Il giornalista parla poi della rinascita della città negli anni a seguire: «Venti anni fa uscivi spesso dal treno alla stazione di Trieste ed eri da solo o forse con un paio di altre persone, perché tutti gli altri erano scesi a Venezia, ora sei uno delle decine».
Segue un elenco di luoghi suggeriti, come l’hotel “The Modernist”. E parlando di strutture ricettive si fa riferimento anche al fatto che «Ennismore aprirà un albergo a Trieste da 160 camere, in un enorme palazzo del tardo XIX secolo».
Citato anche il Duchi d’Aosta, con il ristorante gourmet Harry’s Piccolo. Tappe anche al Caffè degli Specchi e in Cavana, raccontata come una zona «piena di botteghe artigiane, bar e osterie».
Un cenno anche alla storia della Stazione Rogers, «una graziosa stazione di servizio progettata nei primi anni ’50 dal pionieristico architetto modernista Ernesto Nathan Rogers». E poi molte altre citazioni ancora. Per la realizzazione dell’articolo un supporto è stato fornito pure da PromoTurismoFvg.