Pallacanestro Trieste-Verona: Vildera, Ruzzier e Brooks sono da 7 in pagella, a Deangeli la sola difesa non basta
foto da Quotidiani locali
RUZZIER, voto: 7. Michele gioca la prima parte con Verona, servendo ottimi palloni a Penna e soci.
Poi capisce che battendo in velocità il diretto avversario risolve tanti problemi, diventando trascinatore unico nel terzo quarto.
Alla fine chiude con 15 punti e 7 falli subiti, nonostante le 6 palle perse.
Leader.
BOSSI, voto: 5/6. Consueta penetrazione subita con fallo commesso, ma poi una tripla di… attributi.
BROOKS, voto: 7. Primo quarto inconsueto, propositivo balisticamente (10 pt.).
Marcatore preciso e lucido, 20 punti con 7/10 dal campo e 4 rimbalzi.
Versione difensiva che non rende giustizia a quella offensiva, ma la produzione ad un certo punto era come un’oasi nel deserto.
DEANGELI, voto: 5. Primo tempo sostanzialmente discreto, poi confeziona un’auto-stoppata e uno scarico quando il canestro chiedeva solo di essere fecondato.
Se si chiama “palla al cesto” un motivo ci sarà.
Avere a proprio favore solamente la fase difensiva non basta.
REYES, voto: 6/7. Commette molto presto due infrazioni, lasciando peraltro troppi margini di manovra ad Esposito.
Nella partita forse più incolore piazza zampate da fuoriclasse nell’ultimo quarto.
Chiude con 12 punti (tutti importanti) e 5 rimbalzi.
FILLOY, voto: 6/7. Infila una tripla che accende speranze, poi un compendio di giocate d’esperienza.
FERRERO, voto: 5. Niente da fare, neanche a Natale scarta un… canestro.
VILDERA, voto: 7. Manda razzi segnaletici in area pitturata, senza essere considerato da alcun soggetto in canotta biancorossa.
Clamoroso fattore nel secondo tempo, con tantissime cose decisive; un orso nella boscaglia, famelico, ingombrante, “cattivo” cestisticamente. Wild-era!
CANDUSSI, voto: 6. Ottima presenza vicino al ferro, con clinic di posizione e movimenti spalle a canestro; poi l’algoritmo dello staff tecnico consiglia una serie di sassate dall’arco terminate inesorabilmente sul ferro.
Gioca meno nel secondo tempo perché Vildera è insostituibile.
CAMPOGRANDE, voto: 5/6. Deve avere rubato il pollo fritto al coach in pullman, altrimenti non si spiega il minutaggio così risicato.
Gioca 8 minuti e 44”, segna 3 punti ma non può fare tanto altro.
Coach CHRISTIAN, voto: 5. Attacco leggibile e con linee di passaggio inconcepibili, area pitturata terra di conquista per Esposito e soci.
Nei primi venti minuti non c’è una che sia una idea logica offensiva, la fase difensiva può essere anche peggio.
Ha indubbiamente il merito di cavalcare Ruzzier e Vildera nei momenti cruciali, di arringare difensivamente i suoi nei momenti caldi.