Le capitali culturali protagoniste delle nuove Lezioni di Storia al Verdi di Padova
Torna a Padova, dal 18 febbraio al 24 marzo, il ciclo delle “Lezioni di Storia” ideato dagli Editori Laterza, promosso dal Comune e realizzato con il supporto del Teatro Stabile Veneto e la media partnership de il mattino di Padova.
“Capitali culturali” è il titolo della nuova edizione, che si svilupperà in quattro imperdibili appuntamenti al Teatro Verdi, dedicati ad altrettante città che nei secoli si sono fatte portatrici di istanze culturali contenenti elementi di novità che si sarebbero rivelati fondamentali per l’avvenire. «È un’iniziativa bellissima, che ogni anno riscuote un successo incredibile perché la gente ha bisogno di stare insieme e ascoltare la Storia», sostiene il sindaco Sergio Giordani. E Lodovico Steidl, consigliere delegato di Laterza Agorà, aggiunge: «Sono incontri all’insegna dell’assoluta divulgazione, in cui tutti possono trovare soddisfazione».
Si parte con la Venezia degli editori
Ad aprire le danze, il 18 febbraio, sarà il giornalista, storico e scrittore Alessandro Marzo Magno con “Venezia, Padova, l’alba dei libri”. Nel Cinquecento Venezia diventa l’indiscussa capitale dell’editoria: vi si pubblicano la metà delle edizioni europee e i tre quarti di quelle italiane. Vengono stampati il primo libro greco della storia (1486), la prima Bibbia in volgare italiano (1471), il primo Talmud (1520), il primo Corano in arabo (1538) e il primo libro pornografico (1527). E non a caso a pochi chilometri, si trova il principale mercato di quanto prodotto in laguna: l’Ateneo patavino.
Lo storico condurrà quindi il pubblico nel cuore dell’isola veneta, in quella rivoluzione che cambierà per sempre la lettura. «Una lezione molto interessante perché metterà in relazione queste due città, evidenziando il ruolo importantissimo che ha ricoperto Padova», osserva Steidl.
Parigi e la cultura maledetta
Il 3 marzo, sul palco del Verdi arriverà il francesista Valerio Magrelli a raccontare “Parigi e la cultura maledetta”, attraverso un viaggio sorprendente negli ambienti culturali della capitale francese nella seconda metà dell’Ottocento, in cui emerge un nuovo modello di intellettuale.
Durante la lezione del 17 marzo “San Pietroburgo e le avanguardie”, lo scrittore e traduttore Paolo Nori si addentrerà nella San Pietroburgo della Rivoluzione d’Ottobre: una fucina di novità, un fermento irripetibile che, nella commistione tra la nuova ideologia socialista e le avanguardie artistiche, irradierà presto l’Europa e il mondo intero.
A chiudere la rassegna ci penserà, il 24 marzo, Valentine Lomellini con “Berlino. Storie dalla Guerra fredda”. La docente del Bo restituirà ai presenti il ritratto di una città che nel Dopoguerra diventa la drammatica incarnazione della divisione del mondo in due blocchi contrapposti, di un dramma umano, politico e culturale che va ben oltre quanto emerge dalla letteratura e dalla filmografia. «Sarà interessante raccontare Berlino dal punto di vista storico, ma anche dell’immagine della città che si crea», afferma Steidl.
Appuntamento domenica alle 11
Tutti gli appuntamenti si terranno la domenica alle 11: «Un giorno sbagliato e un orario sbagliato: il modo migliore per lanciare un messaggio forte alla città», commenta Steidl, «perché accade qualcosa di davvero speciale». L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti. «Abbiamo organizzato questi cicli di lezioni in 25 città diverse, ma solo due mantengono la gratuità grazie all’interesse del Comune», ci tiene a sottolineare Steidl. Prenotazione obbligatoria sul sito www. teatrostabileveneto. it.