La Reyer torna regina per una notte. Contro Trento riscattata l’eliminazione europea
foto da Quotidiani locali
La Reyer torna regina, almeno per una notte. Trento affonda in laguna (68-93) con la quinta sconfitta di fila. Prestazione corale da incrociare, Spissu, Heidegger e Brooks a marchiare a fuoco la retina trentina. Spahija recupera De Nicolao e Tucker, rispetto alla gara contro Vilnius, ancora out Parks e Kabengele, mentre Galbiati può contare sulla rosa al completo. Tucker parte in quintetto base con Spissu, Casarin, Simms che va su Grazulis e Tessitori.
Ancora un grande impatto dell’ex Virtus Bologna, che insieme a Tucker firma il primo minibreak (11-5), Alviti e Biligha riportano a contatto i bianconeri (11-10), Reyer che accelera nuovamente sfruttando la ritrovata vena offensiva di Spissu (20-13). Poi squadre in naftalina, quasi 3’ di errori con Grazulis e Simms che timbrano gli ultimi due canestri della frazione (22-15).
Il tandem
DeNik e Max, su il sipario. Si alza l’intensità nel secondo quarto con l’ingresso di Forray, ma è De Nicolao a marchiare a fuoco il match, in difesa e in attacco, tra falli subiti e assist e tripla (30-19), in aggiunta a quella in contropiede di Heidegger (25-17).
Trento si smarrisce nella metà campo veneziana, la Reyer affonda i colpi con Jeff Brooks (34-19) e le triple di Heidegger (40-22). Una sola squadra in campo, la Dolomiti Energia va in corto circuito, Venezia affonda i colpi con Jeff Brooks (30-19), ma sono le triple dall’angolo di Heidegger a spedire i bianconeri a -20 (42-22) con un break di 18-5 dopo il canestro iniziale di Forray. Tucker estrae dal cilindro il “coniglio” (44-25), ma negli ultimi 2’ la Reyer abbassa la guardia, dilapidando qualche pallone di troppo e Trento risale a -15 (44-29).
Botta e risposta
La Dolomiti Energia è dentro la partita, superata la fase più critica, la Reyer perde precisione nelle scelte offensive, così il vantaggio degli orogranata si assotiglia (49-39). Spahija fa respirare Tessitori inserendo Wiltjer, inizia una scarica di triple (Alviti, Spissu, Hubb, Casarin), Trento non ricuce, Venezia non allunga (52-37).
Gli animi si caricano, Simms e Spissu replicano a Grazulis e Alviti (56-41) quando si gira la boa di metà frazione. Heidegger si conferma un innesto prezioso (60-41), mentre è uno spettacolo il duello tra De Nicolao e Forray. Venezia riallunga (68-47) prima della terza sirena.
L’allungo
Trento allunga la difesa all’inizio dell’ultimo quarto, ma Heidegger è una macchina di triple, Wiltjer lo imita e il solco si amplia (74-51), grande partita di Jeff Brooks, uomo ovunque, punti, rimbalzi, palle recuperate, Dolomiti in ginocchio (77-51).
Ovazione quando l’ex Olimpia chiede il cambio a Spahija. Reyer padrona della partita, anche se Trento prova a rendere meno dolorosa la serata mestrina (82-68). Solo con i falli la squadra di Galbiati ferma Tucker e Spissu (86-68), che infila anche dall’angolo (89-68). Èd è la resa definitiva di Trento.