Piccola grande storia di Tecuceanu Catalin da Trebaseleghe

foto da Quotidiani locali

Il sogno che insegui da una vita. Forse già dal giorno in cui, a inizio 2008, hai messo piede in quella che è diventata la tua patria. Ancor di più da quando, nel marzo del 2022, hai potuto indossare l’azzurro, dopo aver giurato, a fine 2021, per la cittadinanza. Il sogno di firmare il nuovo record italiano nei “tuoi” 800 metri e scrivere il tuo nome nella storia dell’atletica azzurra è diventato realtà in una serata magica a Madrid.

Cancellato, dopo 31 anni Giuseppe D’Urso, uno che ha vinto un argento ai mondiali (Stoccarda, 1993). Ora il nuovo primatista italiano degli 800 indoor sei tu, Catalin Tecuceanu, nato in Romania, arrivato nel padovano all’età di 8 anni e mezzo. Tu, 24enne di Trebaseleghe, tesserato per le Fiamme Oro Padova dal 2023, dopo sette anni in Silca Ultralite Vittorio Veneto (avviato all’atletica nel 2012 nelll’Atletica Noale), nella tappa spagnola Gold del World Indoor Tour, hai fermato il cronometro sul tempo di 1’45’’00, miglior risultato mondiale dell’anno, undicesimo crono europeo di sempre. C'è anche la vittoria finale del World Indoor Tour, secondo italiano a riuscirci dopo Tamberi.

Catalin, si aspettava un risultato del genere?

«L’ho detto sicuramente a pochi, non ho fatto molta pubblicità, ma a Madrid ci sono andato per provare a fare il record italiano. In realtà ci avevo già provato nella precedente tappa di Torun, venerdì sera a Madrid è stato tutto perfetto. Mi sentivo bene e le condizioni erano ideali».

Lei ci aveva abituato a volate strepitose, nella pista madrilena la sua è stata una volata di 400 metri.

«La lepre è passata addirittura più veloce del previsto ai 400, poi ho spinto più che potevo. Avrei voluto vedere 1’44’’ sul tabellone, ma sono molto contento per questo risultato. Era un obiettivo, questo record lo volevo davvero tanto».

Il tutto a una settimana dai Mondiali di Glasgow, ai quali arriverà come capolista. Brividi da alta quota?

«Posso giocarmela con tutti, ma ricordiamoci che ai Mondiali sarà tutta un’altra cosa. Non ci saranno lepri, ma gare tattiche. Tutti e 30 vogliamo vincere la medaglia d’oro. Certo, arrivo con sensazioni positive e grande convinzione».

Un momento molto florido per l’atletica italiana. Sono caduti 19 record italiani in questo avvio di 2024.

«In nazionale è bellissimo, siamo tutti amici e ci stimoliamo a vicenda. Vogliamo tutti correre veloci, l’atmosfera aiuta a far bene».

La sua rincorsa nasce da lontano. Frutto di allenamento e di guide importanti. Quali sono state le sue?

«Dal 2022 sono allenato da Gianni Ghidini a Bussolengo, dal 2023 indosso la maglia delle Fiamme Oro Padova. All’inizio non è stato facile cambiare così tante cose. Ci ho messo un po’ ad ingranare. Prima sono stato seguito per sette anni da Lionello Bettin in Silca Ultralite Vittorio Veneto. Sono stati anni fondamentali che mi hanno traghettato verso quello che sono oggi. Sto bene, sono seguito da un coach che segue atleti di livello internazionale, mi alleno nel veronese e anche con raduni all’estero e ho trovato la tranquillità di poter pensare solo ad allenarmi grazie alle Fiamme Oro».

Si allena poi con un vicecampione mondiale, Amel Tuka, con il quale ha stretto un’amicizia particolare.

«Era il mio idolo, ora mi tratta “praticamente” come se fossi il suo fratellino. Mi ha sempre incitato, era contentissimo per questo record. Mi sta insegnando tanto anche come gestirsi in allenamento. Uno stimolo importante».

Questa sarà un’annata importantissima, oltre ai mondiali ci saranno gli europei a Roma e le Olimpiadi a Parigi. I suoi sogni?

«Bisogna pensare per step, ma sicuramente il sogno di tutti gli atleti è partecipare alle Olimpiadi e poi vincere la medaglia d’oro».

La gioia di Baldo: «Sta dimostrando tutto ciò che vale»

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«Siamo davvero tutti molto felici per questo grande risultato di Catalin, che sta iniziando a raccogliere i frutti di scelte importanti e di un percorso che non è sempre stato facile».

Queste le parole di Sergio Baldo, il Coordinatore Centro Nazionale Fiamme Oro e vicepresidente della Fidal. Tecuceanu è entrato a far parte del gruppo sportivo della Polizia di Stato nel 2023, dopo aver già indossato la maglia azzurra nel 2022 e aver vinto un bronzo ai Giochi del Mediterraneo e aver partecipato ai Mondiali di Eugene e agli Europei di Budapest. Lo scorso anno ha partecipato agli Europei indoor, dove si è piazzato settimo.

«Questo record è da considerare il primo passo verso l’atletica internazionale, Catalin sta dimostrando quello che vale - ha aggiunto Baldo - fondamentale nella sua crescita, il passaggio sotto la guida di Ghidini, allenatore di valore internazionale, la scelta di allenarsi a Bussolengo, di impegnarsi in prima persona nei raduni internazionali». Non un percorso tutto roseo, quello del 24enne.

«Mi sento di aver contribuito a sostenerlo anche nei momenti difficili, gli ho sempre detto di avere pazienza e che i risultati sarebbero arrivati - conclude - il risultato di Madrid è prima di tutto una grande iniezione di fiducia».

Il sindaco Zoggia: «È un fuoriclasse di casa nostra, ora festeggiamo»

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«Catalin è un nostro campione, non vediamo l’ora torni per festeggiarlo». La prima cittadina di Trebaseleghe, Antonella Zoggia, è raggiante: «Ero fuori paese, ho appreso la notizia della vittoria e del record dai social, in paese ci sono molti fan di Catalin che mi tengono aggiornata sulle sue gesta. Sono felice, appena torna gli daremo un riconoscimento. Sappiamo che ha un ritmo di allenamenti estremamente serrato, quindi aspettiamo la sua disponibilità. Ci teniamo ai nostri campioni». Il sindaco ha fatto la sua parte perché l’astro nascente del mezzofondo italiano potesse vestire i colori della nazionale: «La sua famiglia vive da tantissimi anni qui a Trebaseleghe, lui ha ottenuto la cittadinanza nel 2021, sapevamo che era una promessa e abbiamo cercato di sollecitare le pratiche per il riconoscimento di cittadino italiano».

Zoggia ha un altro aneddoto sul nuovo primatista italiano degli 800: «Durante il periodo del Covid è venuto ad allenarsi negli impianti sportivi di Trebaseleghe. C’era il problema degli spostamenti, delle regole da osservare, ma abbiamo fatto il possibile perché non perdesse mesi di allenamento fondamentale. Lo conosco personalmente, è un giovane molto determinato e questa sua costanza è stata premiata». Il record potrebbe essere il punto di partenza per nuovi traguardi.

«Gli faccio tutti gli auguri – di cuore - per una splendida carriera, ha tutta la mia stima e la mia amicizia. Sono sicura che si farà valere, è un ragazzo con una passione e determinazione importanti: che metta sempre in campo tutte le sue capacità, perché ne ha davvero tante». Si aspettava questo exploit? «Nutrivamo tutti grandi speranze, gli osservatori più esperti mi hanno sempre detto che la corsa è la sua vita e che ha una determinazione fuori dal comune».

Trebaseleghe fucina di talenti: «Festeggeremo Catalin come abbiamo fatto con l’azzurro di volley Fabio Balaso, premiato nel 2022 come miglior libero del mondiale». Balaso, Tecuceanu: esiste un segreto? «Abbiamo tante società sportive che propongono attività per i giovani, questo aiuta». Il ragazzo della provincia che finisce negli annali dello sport: «Lui è uno di noi, lo abbiamo visto alla Fiera dei Mussi, è venuto a divertirsi come qualsiasi ragazzo di Trebaseleghe. Il tifo? Ha già una schiera di fan che ora saranno ancora più lanciati nel sostenerlo».

Silvia Bergamin