Il maltempo sferza Mantova e provincia: alberi abbattuti e treni bloccati
foto da Quotidiani locali
Il maltempo che sta tenendo sotto scacco il nord Italia, tra nevicate robuste e piogge insistenti, provoca danni e disagi anche nel Mantovano, investito da raffiche di vento oltre gli ottanta chilometri orari. Così, in poche ore, si è precipitati da una primavera precoce a un autunno profondo, sulle montagne russe del clima imprevedibile. Unica nota positiva, l’allentamento dello smog. Un po’ troppo drastico, però.
Pali, piante e rami: tutti giù per terra, sulle strade e sui binari ferroviari, soffiati via dal vento, che ha impegnato i vigili del fuoco in numerosi interventi.
Binari interrotti
Non c’è pace per i pendolari mantovani, assediati pure dal maltempo. Sospesa per un’ora e mezza, dalle 6.50 alle 8.20, la circolazione di treni tra Roverbella e Sant’Antonio, lunga la linea per Verona, dov’erano cadute alcune piante. Disagi in sequenza anche per i viaggiatori diretti a Milano, a causa di un guasto vicino alla stazione di Cremona, dovuto sempre al vento. Morale, il treno partito da Bozzolo alle 9.05 è arrivato in Centrale alle 11.44, con un’ora di ritardo, mentre in direzione opposta, il regionale delle 8.20 da Milano ha raggiunto Bozzolo alle 10.26, con mezz’ora d’affanno. Avrebbero fatto prima a piedi i viaggiatori del Bozzolo-Cremona delle 8.25, che hanno rimesso piede sulla banchina alle 09.52
Pali e alberi abbattuti
Le raffiche di vento hanno sferzato anche Porto Mantovano, dove alcuni pali Telecom sono caduti lungo la strada provinciale Cisa: i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza la zona in attesa dell’arrivo dei tecnici dell’azienda telefonica.
Sempre a Porto Mantovano, nei giardini di via Einaudi, vicino alla scuola materna di Sant’Antonio, un albero è stato sradicato dal vento durante la notte tra lunedì e ieri, finendo sulle altalene. Anche in questo caso, l’area è stata messa in sicurezza. Sempre in zona, si segnala l’ordinanza dell’amministrazione provinciale che ha chiuso un tratto della ciclabile per Peschiera, «per intervento urgente di potature piante pericolose».
Grossi rami sono caduti anche nelle strade di Cerese, delle Grazie, a Castellucchio, lungo la Goitese e nell’area del parco delle Bertone.
Raffiche a 80 all’ora
Un vento fortissimo quello che ha battuto il territorio provinciale nella notte tra lunedì e martedì, con punte massime arrivate agli 83 chilometri all’ora a Castel d’Ario. Le mappe aggiornate in tempo reale del sito di Meteonetwork, spiega Marco Giazzi, forniscono un quadro significativo di come si è mosso il vento di scirocco che ha caratterizzato il maltempo registrato nelle regioni del Nord Italia nelle ultime ore. Se a Castel d’Ario la punta massima di velocità raggiunta dal vento nella notte di lunedì è stata superiore agli 80 chilometri all’ora, a Rivalta la raffica più forte, nella stessa fascia oraria, è stata di 66 chilometri. Le velocità medie nel Mantovano sono state superiori ai 40 all’ora.
Il cappotto termico cede alle folate
Oltre ai pali abbattuti, agli alberi sradicati e ai rami spezzati, le forti raffiche di vento che per tutta la giornata si sono abbattute sulla città e sulla provincia hanno causato anche il distacco del cappotto termico di un’abitazione. L’episodio si è verificato nel pomeriggio in un quartiere residenziale di Mottella di San Giorgio: il materiale isolante è stato divelto dal vento dalla facciata di una villetta. I proprietari, spaventati, hanno chiamato i vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area, di proprietà privata. Gli uomini del comando di viale Risorgimento sono stati impegnati a lungo per togliere le parti pericolanti e scongiurare il pericolo che qualcuno potesse farsi del male.
Allerta rossa per il Veneto
Dalla Liguria al Trentino, il maltempo sta sferzando una larga fetta di penisola, giù fino in Toscana. A frane e allagamenti si somma anche il rischio valanghe: proprio in Trentino, dove continua a nevicare, il pericolo viene definito forte (grado 4 di 5).
E alla luce delle previsioni meteo, è allerta rossa in Veneto per le piogge abbandonati e lo stato dei fiumi, in particolare nelle province di Vicenza, Verona, Padova e Treviso.