La Latteria Sociale Mantova investe in welfare
«Se avessimo un mappamondo qui davanti, farei prima a mostrarle dove non siamo». Il Grana Padano Dop della Latteria Sociale Mantova viaggia in tutto il mondo (Oceania compresa).
«Le esportazioni pesano per il 70% – informa Paolo Brutti, il presidente – su una produzione che, negli ultimi dieci anni, è più che raddoppiata». Anche grazie alle nuove acquisizioni: l’ultima in ordine di tempo quella del caseificio di San Silvestro.
Per celebrare questa crescita la cooperativa, che in maggio riunirà i propri soci in assemblea per il rinnovo delle cariche, ha pensato di premiare i dipendenti, 170 persone, con una polizza sanitaria integrativa.
L’idea
«Durante la pandemia ci siamo accorti che il nostro piano era debole rispetto alle esigenze di chi lavora con noi, e abbiamo deciso di puntare su una polizza gratuita che garantisse loro una copertura a 360 gradi – ha spiegato, durante un incontro in azienda, Lorena Ricca, responsabile del personale – La nuova polizza è stata attivata a febbraio e questi primi due mesi sono andati molto bene».
«Non succede tutti i giorni che un’azienda decida di investire in questo modo sulla salute dei propri dipendenti e dei loro familiari» ha aggiunto Francesca Vigone di Unisalute, che per la latteria di Porto Mantovano ha studiato una formula tagliata su misura.
Il piano, che copre le prestazioni sanitarie più comuni, dal check-up alla fisioterapia, fino al dentista o al post ricovero, ha un valore di circa 500 euro all’anno per dipendente, investimento interamente sostenuto dall’azienda e non tassato in busta paga.
Un’azienda in crescita
La cooperativa ha cento soci e 160 aziende che conferiscono il latte (perché due soci sono, a loro volta, cooperative). Ogni giorno lavora 7.500 quintali di latte per un totale di 1.300/1.350 forme, che vengono prodotte nei cinque stabilimenti del gruppo. La Sociale di Mantova è la cooperativa casearia più grande di Mantova ed è la seconda a livello nazionale dopo la Soresina.
L’ultima acquisizione è dello scorso dicembre: la latteria San Silvestro, una società per azioni. «Ogni stabilimento ha una quota di produzione – riferisce Brutti – A noi interessa acquisire quote perché la produzione di latte dei nostri associati continua ad aumentare».
Il 70% della produzione va all’estero, grazie al lavoro di sei commerciali e alla promozione del consorzio di tutela. Il cliente più grande è la Germania, seguito dalla Francia, ma la piazza americana è in forte espansione. Il mercato? «Non possiamo lamentarci – conclude Brutti – è un buon momento».