Mentre i leader europei si ritrovano a Bratislava, l'Europa è osservata attentamente dalle "elites degli investitori globali". A scriverlo è il quotidiano tedesco Die Welt, secondo il quale le più potenti lobby del mondo sono molto preoccupate dalle difficoltà che l'Unione Europea guidata da Angela Merkel sta avendo. E temono che se la Cancelliera dovesse cadere cadrebbe anche tutta l'Europa e così i propri interessi, perché i mercati entrerebbero in choc. Die Welt elenca poi alcune delle grandi elites che, negli ultimi tempi, hanno preso apertamente posizione a favore della numero uno tedesca.Secondo Bank of America, per esempio, non c'è rischio perggiore per l'economia mondiale di una crisi tra l'area atlantica e quella degli Urali, quindi tra Russia e mondo occidentale. La Germania ha in questo contesto un ruolo di mediatore indispensabile, la caduta della sua leadership sarebbe per i mercati finanziari "peggio di Donald Trump come presidente".La Cancelliera è una figura centrale in Europa per i mercati finanziari, perché garantisce stabilità e affidabilità. Qualità, queste, che per i grandi investitori nessun altro ha. "Una sua uscita di scena sarebbe un grosso colpo per la stabilità tedesca ed europea e porterebbe ad enormi incertezze" dice Tina Fordham, analista politica per il colosso americano Citi Bank.Se la Merkel cadesse i mercati reagirebbero negativamente. Ne è convinto Jacob Funk Kirkegaard del Peterson Institute for International Economics di Washington. Intervistato da Bloomberg spiega che la Cancelliera deve rimanere al suo posto a tutela gli interessi della grande finanza.Nessuno dovrebbe sottovalutare il potere degli investitori. Le loro decisioni possono determinare la crescita o la caduta di intere nazioni o continenti. Lo spiega Nicholas Bloom, Professore alla Stanford University, secondo cui "una stagione di instabilità politica porterebbe ad una crescita più lenta" e deunque alla riduzione degli interessi di chi investe. Senza la stabilità garantita dalla Merkel gli investitori potrebbero reagire malamente.Il primo obiettivo di chi investe è di evitare instabilità politica. Lo dice Goldman Sachs per bocca di Christian Müller-Glissmann, considerato lo stratega dell'azienda. "La maggior parte degli azionisti non vuole avere a che fare con rischi di natura politica".Die Welt conclude poi scrivedo che per gli investitori temono la crescita dei populismi in quanto portatori di instabilità sociale. Il rischio più grande è che questi possano vincere in alcuni Paesi dell'eurozona. Il Paese più a rischio in questo senso è l'Italia, perché Renzi potrebbe cadere con un'eventuale sconfitta nel referendum costituzionale.