Condannata. Veronica Panarello, la madre del piccolo Loris Andrea Stival, il bambino ucciso il 29 novembre di due anni fa a Santa Croce Camerina, è stata condannata in primo grado a 30 anni di galera. La decisione è arrivata dopo circa quattro ore di camera di consiglio. Lei era l'unica imputata ed era accusata di omicidio premeditato e di occultamente di cadavere. Confermata la richiesta della Procura. Il processo è stato celebrato con rito abbreviato subordinato a perizia psichiatrica, davanti al Gup Andrea Reale. Il legale della donna, Francesco Villardita, aveva chiesto l'assoluzione, in subordine concorso anomalo in omicidio come conseguenza di un atto non voluto commesso da altri e concorso in occultamento di cadavere. Villardita aveva chiesto anche l'incapacità parziale di intendere in una eventuale correità nel delitto e l'applicazione delle attenuanti generiche contestando l'aggravante delle sevizie e della premeditazione.La donna ha accusato il suocero Andrea Stival sostenendo di esserne stata l'amante e che l'uomo ha ucciso il bimbo di 8 anni perché aveva scoperto la presunta relazione tra loro. Il marito di Veronica, Davide Stival, attraverso l'avvocato Daniele Scrofani, si è costituito parte civile chiedendo un risarcimento di 2 milioni di euro per sé e altrettanti per la madre Pinuccia Aprile. Tra le parti civili anche Andrea Stival che, con l'avvocato Francesco Biazzo, in via equitativa ha chiesto un risarcimento di 400mila euro e la trasmissione degli atti al Pm per procedere per calunnia contro la Panarello. Veronica Panarello ha sempre partecipato alle udienze, seguita dal padre Francesco Panarello.