Si tratta di un piccolo comune in provincia di Matera. Poco più di mille abitanti e una nomea, ingiusta, di certo non tra le migliori. Già, perché Colobraro è, per i vicini, il paese della “jella”. Dal nominarlo se ne guardano tutti. È l'"innominabile” o, peggio ancora è, “quel paese lì”.Ma Colobraro pensa al suo riscatto proprio quest'anno, il 2017, infatti, puntando tutto, come a una roulette, sui due numeri finali notoramente sinonimo di sfortuna. Un paradosso se vogliamo, fare del 17 e del 2017 il miglior porta fortuna per scacciar via ogni male.Si parte dalla programmazione culturale. Ieri, alle ore 17,17 (orario non casuale), è andata in scena a Colobraro, una piece teatrale dal titolo «Sogno di una notte a... quel Paese» reso pubblico con uno slogan per attirare i turisti: “Inizia il tuo anno '17 nel Paese della Fortuna e della Magia”.“Per noi - ha sottolineato alla "Gazzetta del Mezzogiorno", il sindaco di Colobraro, Andrea Bernardo - è un anno particolare. Magia e mistero sono il punto di forza e la nostra fortuna per valorizzare le tradizioni locali.”Ma perché Colobraro porterebbe... sfortuna? Secondo la leggenda, il fatto che ha segnato il paese per sempre, risale a prima della seconda guerra mondiale. L'allora podestà, don Virgilio, avvocato di grande cultura e notabile del luogo, avrebbe detto alla fine di un suo discorso "Se non dico la verità, che possa cadere questo lampadario". A quanto pare il lampadario sarebbe caduto davvero, secondo alcuni facendo molte vittime, secondo altri in una stanza deserta.A segnare le sorti di Colobraro anche la presenza di alcune “masciare” (maghe della Basilicata citate persino da Carlo Levi in "Cristo si è fermato a Eboli", ndr) molto conosciute, tra queste anche Maddalena La Rocca, resa famosa dagli scatti del fotografo Franco Pinna.Non è vero, ma ci... credo. I colobraresi hanno fatto della superstizione un punto di forza con questa nomea e con la “jella” hanno attirato molti turisti (probabilmente non creduloni) e il 2017, a dispetto di chi ci crede, porterà fortuna.